Arcore taglia le messe: tra riorganizzazione e calo di vocazioni

Meno messe nelle chiese della comunità pastorale Sant’Apollinare ad Arcore. Taglio delle celebrazioni della domenica.
Chiesa di Arcore Sant'Eustorgio
Arcore – Chiesa S.Eustorgio

Meno messe nelle chiese della comunità pastorale Sant’Apollinare ad Arcore. Ma più curate. È l’annuncio, e l’auspicio, fatto dal consiglio pastorale che si è trovato per discutere ancora della riduzione delle celebrazioni sia nei giorni feriali sia per le messe prefestive e festive. A cercare di calmare lamentele e rimostranze ci ha provato il parroco, don Virginio Vergani, alla guida della comunità pastorale dallo scorso settembre.

Arcore taglia le messe: criteri e motivi

«Non si tratta di un’azione di maquillage per giustificare il cambiamento – ha spiegato sulle pagine dell’Insieme – ma la possibilità di vivere la fede sostenuta da alcuni criteri essenziali». E tra i criteri elencati dal parroco c’è proprio la cura per le celebrazioni, ma non solo. «Occorre uno sguardo sofferto ma realistico e concreto sulla partecipazione alle nostre messe. Negli anni il numero dei partecipanti alla liturgia è calato e non sembra quindi saggio continuare a mantenere un numero di celebrazioni fissato quando i praticanti erano oggettivamente molti di più», spiega don Vergani. Un altro indubbio vantaggio sarebbe il maggior tempo che i sacerdoti potrebbero dedicare ai fedeli al termine delle celebrazioni, senza dover correre tra una messa e la successiva.

C’è poi l’enorme e diffuso problema del calo di vocazioni e «il nuovo orario (che entrerà in vigore dal 6 luglio per il periodo estivo e che verrà mantenuto anche con l’inizio delle attività in autunno, ndr) tiene già conto di una possibile diminuzione del clero».

A dare una mano ai sacerdoti della comunità pastorale per le celebrazioni eucaristiche resteranno i padri passionisti, come ha confermato lo stesso parroco.

Arcore taglia le messe: la nuova organizzazione

Il criterio utilizzato per stendere il nuovo orario delle messe domenicali nelle tre chiese è stato quello dell’equità. È stata infatti levata una celebrazione in ogni parrocchia, anche per limitare le sovrapposizioni tra celebrazioni. Cancellata anche la messa delle 10 all’oratorio Sacro Cuore, inserita durante l’emergenza Covid e pensata per i bambini e i ragazzi del catechismo. Chi era abituato a quella messa potrà partecipare allo stesso orario alla funzione nella chiesa di Sant’Eustorgio, dove ci si potrà fermare poi per un momento di incontro informale. Restano invariate le messe vigiliari e la celebrazione delle 9.30 a Cascina del Bruno. Viene anticipata la messa al Rosario, alle 8.15 il lunedì, mercoledì e venerdì, mentre a Sant’Eustorgio la messa del mattino è posticipata alle 9, mentre quella del pomeriggio si celebra solo il martedì e giovedì alle 18. La messa del sabato mattina resta in vigore solo a Sant’Eustorgio.
«Queste modifiche diventeranno effettive dal 6 luglio, così da poter usare anche l’estate per abituarsi a questi nuovi orari», è l’auspicio dei sacerdoti.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.