Arcore, ipotesi casa della comunità nell’ex asilo San Giuseppe: la politica si infiamma

L’ex asilo San Giuseppe di Arcore, chiuso ormai da un anno, sta facendo il protagonista dei dibattiti politici. A partire dall’ipotesi che diventi sede di una casa della comunità come previsto dalla riforma sanitaria regionale.
arcore Asilo San Giuseppe
arcore Asilo San Giuseppe Michele Boni

All’ex asilo San Giuseppe di Arcore, chiuso da oltre un anno, le erbacce iniziano a prendere possesso dell’esterno e, al di là dell’imponente facciata, gli angoli impolverati tradiscono lo stato di abbandono. Non può saperlo, l’ex asilo San Giuseppe, che invece, anche a porte chiuse, sta facendo il protagonista dei dibattiti politici.

Succede in una polemica tra Pd e Fratelli d’Italia scoppiata per lo più sui social dopo la notizia che Ats ha inserito l’immobile tra le strutture idonee ad ospitare una “Casa della Comunità”. La notizia che lo stabile potrebbe diventare un presidio sanitario e sociale, magari in grado anche di accogliere gli scalcinati ambulatori di via Umberto I, ha riempito di soddisfazione l’ex giunta che ha commentato dalla pagina Facebook del Pd arcorese. Rosalba Colombo e colleghi hanno ricordato al sindaco Maurizio Bono le sue illazioni sulla presunta speculazione edilizia che sarebbe stata fatta sul San Giuseppe e sul fatto che la Casa della Comunità fosse una “favola”.

«La nostra precedente amministrazione si è tanto impegnata e battuta per raggiungere questo traguardo, altro che speculazione edilizia – hanno tuonato ex sindaco ed ex assessori – ora la struttura va acquistata. Noi avremmo saputo come fare e che risorse impiegare, li aspettiamo al varco».

Un guanto di sfida che Fratelli d’Italia ha raccolto in meno di 24 ore scrivendo: «Finalmente hanno gettato la maschera. Il Pd Arcorese e alcuni suoi esponenti hanno finalmente palesato quali sono state le loro intenzioni sulla Fondazione civica San Giuseppe. Hanno scritto che le loro azioni sono servite a portare qualcosa di più utile alla città dì Arcore».

E poi: «Come fanno a disporre dell’immobile dì via Tommaselli? Come fanno a cantare vittoria su qualcosa che non appartiene alla comunità arcorese? Il plesso scolastico oggi è gestito dal liquidatore che deve capire/determinare come raccogliere i fondi per liquidare tutti i creditori. Se l’immobile fosse venduto a un privato siamo sicuri che questo accetterà dì proseguire sulla linea del Pd?».

L’intervento focoso del partito di destra cita eventuali nuovi mutui del Comune come oneri sulle spalle degli arcoresi ed esprime fiducia nella preparazione dell’attuale sindaco e della sua giunta, «in primo luogo nel vederci chiaro e in seconda battuta per far tornare a splendere una preziosa realtà del nostro territorio».

Il progetto che la giunta Colombo aveva illustrato era un’interessante soluzione che accorpava vari servizi pubblici e non solo, sanitari ma anche sociali incrementando il ventaglio dei servizi alla persona e risolvendo anche il problema degli attuali ambulatori di via Umberto I, inadeguati, a tratti indecorosi, con la presenza di eternit. Era un progetto interessante appunto, e di respiro sovracomunale, ma aveva un punto debole: la proprietà dell’immobile ancora in capo alla civica Fondazione. Un nodo ancora da sciogliere, considerato che questa settimana non è stato possibile parlarne con la segreteria del Pd né con membri dell’ex giunta.