La Croce rossa di Agrate è stata commissariata per gravi irregolarità amministrative e incompatibilità. Una notizia sorprendente quella trapelata nelle ultime ore, che ha lasciato di stucco tutto il paese anche perché il comitato locale, guidato fino a qualche giorno fa dal presidente Mario Messina sollevato dal proprio incarico, non solo fornisce servizi di trasporto sanitario secondario, ma soprattutto gestisce il centro d’accoglienza profughi nell’ex casa cantoniera della Provincia di Monza sulla sp121.
Il commissariamento è stato attivato lunedì dopo che sono arrivate delle segnalazioni al presidente regionale Antonio Arosio e al presidente nazionale Francesco Rocca della Cri, che hanno deciso di affidare a Tiziano Bergonzi, presidente della Croce Rossa di Brugherio, l’incarico di commissario straordinario del sodalizio agratese.
È stato lo stesso Bergonzi a informare attraverso un breve comunicato i soci del comitato agratese che «il consiglio direttivo nazionale della Croce rossa italiana a seguito di circostanziate e puntuali segnalazioni di presunte gravi irregolarità amministrative e di situazioni di incompatibilità, ha provveduto a destituire il presidente (Mario Messina nda) e il consiglio direttivo del comitato nominandomi come commissario per l’ordinaria e straordinaria amministrazione».
Un fulmine a ciel sereno, che avrebbe spiazzato anche l’ormai ex referente della Cri agratese Mario Messina, provato a contattare in queste ore più volte, ma senza esito. I bene informati dicono che proprio Messina sia tra i più esterrefatti per la situazione e non saprebbe ancora cosa sarebbe stato contestato a lui e al direttivo dal consiglio nazionale. Le novità però non finiscono qui, perché nella lettera a firma di Bergonzi si legge anche che «è stata disposta anche un’ispezione amministrativa/contabile che si terrà martedì prossimo (22 gennaio nda) per far luce su quanto accaduto ed accertare eventuali responsabilità».