È stato fotografato da due ragazzine che, consegnando le immagini alle forze dell’ordine, hanno permesso ai carabinieri di riconoscere e arrestare un uomo di 66 anni di Limbiate, già pregiudicato, ritenuto responsabile di violenza sessuale, adescamento e atti sessuali con minorenni.
L’attività investigativa condotta dai Carabinieri della sezione operativa di Desio ha ricostruito tre eventi con protagoniste ragazze di 11, 13 e 15 anni, residenti in Brianza. Da qui il provvedimento restrittivo.
All’origine la denuncia sporta dai genitori di una 11enne che lo scorso luglio, mentre stava passeggiando in bici,era stata avvicinata da un uomo che, dietro l’offerta di denaro, le aveva intimato di spogliarsi. La ragazzina era riuscita ad allontanarsi senza ulteriori conseguenze e aveva raccontato tutto a casa. E poi ai militari aveva fornito una descrizione precisa dell’uomo. Attraverso l’individuazione fotografica l’uomo veniva riconosciuto nel 66enne colpito da misura cautelare.
Altri due gli episodi contestati: in circostanze analoghe al primo, aveva avvicinato una 13enne approfittando della momentanea assenza della madre e l’aveva palpeggiata fuggendo subito dopo in bici. Il terzo evento è relativo all’adescamento di una 15enne, avvicinata facendole credere di esser caduto in bici e di aver bisogno di soccorso. Poi, attraverso specifici riferimenti sessuali, l’uomo proponeva di andare a casa sua; un invito per fortuna rifiutato.
L’indagato, ora agli arresti domiciliari, risulta essere già stato condannato in passato per fatti analoghi.
Dalla Procura l’appello importante a mantenere sempre massima la soglia di ascolto e protezione nei confronti dei minori, che possono essere vittime inconsapevoli di gravi condotte criminose come l’adescamento. Reato “spia” in grado di prevenire pericolosissime escalation violente e che per questo deve sempre essere segnalato.