Mercati a Seregno, soddisfatte le due bancarelle superstiti al Ceredo

Compiuta la rivoluzione dei mercati, con l’apertura di quello di Santa Valeria, al Ceredo sono rimaste soltanto due bancarelle: soddisfatti i due titolari.
Il banco di ortofrutta di Mario Brizio
Il banco di ortofrutta di Mario Brizio

L’avvio del mercato settimanale del mercoledì a Santa Valeria, battezzato la scorsa settimana, ha rappresentato l’architrave della rivoluzione nel settore delle aree mercatali voluta dall’amministrazione comunale di Seregno, che è stata scandita contestualmente dall’interruzione dell’attività del mercato del Lazzaretto, gli ambulanti del quale sono stati trasferiti all’ombra del campanile del Santuario di Santa Valeria, e di quello del martedì al Ceredo, dove è rimasto in viale Tiziano, al servizio della popolazione, un punto vendita con due bancarelle, una di prodotti ittici ed una di ortofrutta.

«Per noi questa è la seconda settimana di un percorso nuovo – ha commentato Michele Cerrone, abitante a Bregnano e titolare del banco di pesce -. Tutto sommato siamo soddisfatti, anche se le difficoltà non mancano. Basti pensare che, con la Lombardia in zona arancione rinforzato, non sono possibili gli spostamenti tra Comuni e parte della nostra utenza arriva abitualmente dalla vicina Meda. Questo sta provocando un minor afflusso, che però era atteso. Ma il trend è simile a quello precedente, quando c’era un mercato vero e proprio».

Più o meno analogo il tenore del parere di Mario Brizio, seregnese, che invece propone frutta e verdura ai suoi clienti: «Un bel giro c’è ancora, anche se un mercato completo senza dubbio attirava maggiormente la clientela ed assicurava più scelta. Ma se i riscontri continuassero ad essere questi, andrebbe bene». Uno sguardo al percorso degli ultimi mesi, tuttavia, fa emergere qualche perplessità: «Non dico che non bisognasse fare nulla, ma forse sarebbe stato preferibile preservare un mercato storico come quello del mercoledì al Lazzaretto, dove tra l’altro in passato aveva lavorato anche mio padre, e spostare a Santa Valeria quello del martedì al Ceredo, aprendolo ad altre attività per completare la piazza. Adesso quello che ci occorre è la pubblicità: la comunicazione che due banchi sarebbero rimasti è arrivata in extremis e molti si mostrano stupiti nel vederci nuovamente qui oppure forse non sono al corrente di questa novità». Tra la gente, accanto alla contentezza nel poter contare su un punto vendita comunque utile, in tanti sono dell’opinione che sarebbe stato più opportuno proseguire con il mercato rionale, anche perché la media d’età dei residenti nella zona è alta e non tutti possono spostarsi facilmente a Santa Valeria per la spesa.