Il gruppo di centrosinistra in Provincia di Monza, raccolto sotto la sigla di Brianza rete comune, chiede di istituire un tavolo provinciale per discutere del progetto, presentato lunedì 15 dicembre, per il nuovo ponte San Michele a Paderno d’Adda. Obiettivo, coinvolgere gli enti locali delle province interessate per discutere delle ricadute dell’intervento.
“La Provincia non può che sostenere le richieste già avanzate dai Comuni interessati che hanno espresso forti preoccupazioni per l’impatto dell’infrastruttura sulla viabilità locale, sulla salute dei cittadini e sul paesaggio” dice Vincenzo Di Paolo, capogruppo di Brianza Rete Comune. “I Comuni hanno chiesto studi di traffico più completi e una valutazione effettiva di alternative progettuali. Un’opera di questo tipo non può essere definita senza un pieno coinvolgimento del territorio, a partire dai Comuni, dalla Provincia stessa e dal Parco Adda Nord. La procedura di dibattito pubblico terminata con il documento conclusivo di Rfi (Rete ferroviaria italiana, ndr) non assolve a questo compito.”
Nuovo ponte San Michele a Paderno d’Adda: +145% di traffico al giorno
La mozione del gruppo di centrosinistra si rivolge da un lato alla Regione Lombardia, dall’altra alla Provincia con la speranza di istituire un tavolo tecnico brianzolo che possa definire una posizione unanime e pensi a opere di mitigazione e compensazione per la viabilità. “Il traffico giornaliero sul nuovo ponte potrebbe incrementare del 145% – dice il capogruppo del centrosinistra – con un passaggio di oltre 2.000 mezzi pesanti e un aumento nelle ore di punta del 60% di passaggi. Inoltre, gli scenari di traffico associati al nuove ponte e alla configurazione della tratta D di Pedemontana comporterebbero ricadute devastanti sulla viabilità locale dei centri abitati del vimercatese che già oggi presentano difficoltà“.
Nuovo ponte San Michele a Paderno d’Adda: la Regione approva
Per la Regione quanto annunciato oggi è un passo avanti, invece. “Rete ferroviaria italiana ha pubblicato oggi il documento conclusivo con cui si chiude il dibattito pubblico riguardante il progetto del nuovo Ponte San Michele”, ha detto l’assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, aggiungendo che “da quanto riportato viene confermato il lavoro di confronto portato avanti in questi mesi e la disponibilità a raggiungere una soluzione condivisa e migliore in termini di costi e benefici, di minor impatto ambientale, capace di assicurare una gestione delle viabilità mantenendo un approccio integrato tra ferro e gomma”.
“Apprendiamo inoltre da Rfi – ha proseguito – che si avvia ora una nuova fase, che prevede, entro i primi mesi del prossimo anno, l’emanazione del bando di concorso internazionale di progettazione per lo sviluppo del Progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) della nuova opera, che dovrà rielaborare la soluzione del nuovo ponte in stretto affiancamento all’attuale, ottimizzata secondo le indicazioni delle osservazioni recepite. A valle dell’elaborazione del Pfte partirà poi l’iter autorizzativo, di cui è prematuro prevedere delle tempistiche”.