«La medicina di famiglia è una colonna portante del nostro Servizio sanitario nazionale, un presidio di prossimità capace di tenere unite le comunità e di dare volto concreto al diritto alla salute». Lo afferma l’assessore monzese al Welfare Egidio Riva che mercoledì 5 novembre ha incontrato alcuni medici che hanno aderito allo sciopero proclamato dallo Snami, il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, e si è impegnato a sostenere le loro istanze in un confronto con la Regione e l’Asst Brianza «affinché trovino risposte concrete».
Medici di base in sciopero, Egidio Riva: «Occorrono interventi strutturali e scelte lungimiranti»
«Ho condiviso la forte preoccupazione per le criticità che condizionano il loro lavoro quotidiano, dalla crescente complessità burocratica e informatica al sovraccarico di assistiti – spiega Riva – che rischiano di indebolire la qualità della relazione di cura e, con essa, la capacità del sistema di garantire pienamente il diritto alla salute dei cittadini. Lo Snami chiede di semplificare le procedure amministrative, di rendere più efficienti gli strumenti digitali a supporto dell’attività clinica, di valorizzare la professionalità e l’autonomia dei medici di base e di sviluppare modelli organizzativi territoriali più integrati, capaci di metterli in rete con infermieri, specialisti e operatori sociali per un’assistenza realmente continua e coordinata».
I camici bianchi domandano, inoltre, misure per incentivare il reclutamento di nuovi dottori e condizioni di lavoro che favoriscano la permanenza nella professione. «Occorrono – aggiunge l’assessore – interventi strutturali e scelte lungimiranti per rendere la professione nuovamente attrattiva e sostenibile, tutelando al tempo stesso la salute dei cittadini e la qualità del lavoro dei professionisti» anche per tentare di contrastare la continua riduzione degli operatori.
Monica Bonalumi