Fischietti. Campanelli. Trombette. Musica e tanto divertimento hanno invaso Lissone. Questi gli ingredienti della seconda edizione di Veloralix (velo-bicicletta, ora-oratori, Lix- Lissone), la pedalata comunitaria che ha animato domenica 21 settembre le strade di Lissone, che ha lanciato la festa di apertura degli oratori che sarà domenica 28 settembre. A guidare la carovana, oltre un migliaio di partecipanti, don Marco Lodovici, che in sella alla sua bicicletta ha percorso tutto il tragitto, toccando le sette parrocchie della comunità pastorale, da San Giuseppe Artigiano fino alla Bareggia.
Oratori: una marea a due ruote ha invaso la città

Un pomeriggio di festa, ma soprattutto un segno di “unità” e condivisione colto da tutta la comunità, che ha dato il via alle feste di apertura dei diversi oratori. «L’idea della biciclettata è nata perché volevamo unire tutte le nostre sette parrocchie in un momento comune -racconta don Marco- e condiviso in vista dell’apertura dei nostri oratori. Visto il successo dello scorso anno non possiamo che continuare in questa direzione. È stato un pomeriggio molto bello, c’erano bambini di tutte le età e ho voluto con me, sul palco a fine giornata, il più giovane ciclista: un bambino di 3 anni che ha pedalato per l’intero percorso. È stato bravissimo». Una vera marea a due ruote ha invaso le principali arterie della città, richiamando tanti curiosi, che dalle finestre chiedevano cosa stesse succedendo, o semplicemente li applaudivano al passaggio.
Oratori: il sogno di una struttura dedicata per il centro

Tra una parrocchia e l’altra non è mancata l’accensione della fiaccola che, domenica 28 settembre, sarà presente sull’altare per accendere il nuovo cammino oratoriano. «Questa formula vuole mettere l’accento sull’unità della comunità -continua don Marco-, anche la fiaccola aveva un significato. Spostandoci per la città siamo passati accanto anche ai nostri oratori e ho voluto condividere con i miei parrocchiani il mio sogno: costruire uno spazio al Miriam che possa accogliere i parrocchiani del centro. Per le famiglie e i bambini che frequentano la prepositurale non abbiamo un oratorio dedicato, ci appoggiamo alla scuola dell’infanzia Maria Bambina per il catechismo, ma è una struttura già molto impegnata. Per questo sto pensando, di concerto con la curia di Milano, a come poter realizzare questo sogno che è una necessità per la nostra comunità. È un progetto che mi sta particolarmente a cuore, a cui tengo molto e per il quale mi sto impegnando perché da sogno diventi realtà». Un sogno condiviso dai parrocchiani, avere uno spazio per i piccoli proprio nel cuore della città sarebbe un valore aggiunto sotto tanti punti di vista.