Ormai la vera impresa non è più organizzare e sviluppare un’attività efficiente, in grado di stare sul mercato e di garantire degli utili. L’autentica impresa, ora, è trovare gli addetti specializzati capaci di farla funzionare a dovere. Siamo, dunque, alle solite. Anche in Brianza. Perché la difficoltà nello scovare e assumere determinate figure professionali è una questione discussa in numerose occasioni e tante volte affrontata. Ma, evidentemente, mai risolta, visto che l’Ufficio Studi CGIA Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre torna sul tema con molti particolari.
Indagine CGIA di Mestre, quasi il 57% degli imprenditori brianzoli ha difficoltà a trovare lavoratori specializzati
«Nel 2024, su un totale di 5,5 milioni di nuovi ingressi previsti nel mercato del lavoro – spiega l’associazione artigiana mestrina -, quasi 840 mila (pari al 15 per cento del totale delle entrate attese) hanno riguardato operai specializzati. La ricerca di queste figure si è rivelata particolarmente impegnativa: nel 63,8 per cento dei casi, infatti, gli imprenditori hanno segnalato notevoli difficoltà nel reperimento e, quando la selezione ha avuto esito positivo, il processo ha richiesto in media quasi cinque mesi. Nessun’altra professione richiesta dalle aziende ha evidenziato livelli di difficoltà e tempi di ricerca superiori a quelli riscontrati per gli operai specializzati. Inoltre, in quattro casi su dieci, l’insuccesso nel trovare questo profilo è stato determinato dall’assenza di candidati presentatisi al colloquio. In sintesi, per molte realtà produttive, soprattutto di piccole e piccolissime dimensioni, individuare figure quali carpentieri, gruisti, fresatori, saldatori od operatori di macchine a controllo numerico computerizzato, rappresenta una sfida estremamente complessa». L’Ufficio Studi della CGIA ha esaminato i report di Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior del 2024 e del trimestre agosto-ottobre 2025.
La «fotografia» dice che la ricerca dell’operaio specializzato è molto complicata nel Nordest. In Trentino Alto Adige, infatti, la difficoltà di reperimento ha toccato il 56,5%. Pordenone è la provincia dove gli imprenditori hanno faticato più dei loro colleghi a trovare un dipendente all’altezza delle aspettative. La percentuale qui è stata del 56,8%. Monza Brianza occupa la 35sima posizione. Nel dettaglio, per quanto riguarda le previsioni di assunzioni relative al trimestre agosto-ottobre 2025, siamo a quota 16.610. La percentuale di difficoltà e del 51,8%. A Milano, titolare dell’83simo posto, siamo, rispettivamente, a 115.280 e al 44,8%.
Indagine CGIA di Mestre: tra le cause delle difficoltà a trovare lavoratori specializzati denatalità e invecchiamento
«Le cause dello scostamento tra domanda e offerta di lavoro – viene precisato – sono molteplici e frequentemente interconnesse. Negli ultimi anni, fattori quali la denatalità e l’invecchiamento della popolazione hanno contribuito a ridurre la disponibilità di forza lavoro. Inoltre, è rilevante sottolineare che molti candidati non possiedono le competenze tecniche e professionali richieste dagli imprenditori, in particolare nel settore manifatturiero, evidenziando lo storico divario persistente tra il livello di apprendimento acquisito durante il percorso scolastico e le esigenze del sistema produttivo. È altresì importante evidenziare che, rispetto al periodo pre-Covid, i giovani sono sempre più alla ricerca di occupazioni che offrano maggiori livelli di flessibilità, autonomia e tempo libero. Parallelamente, mostrano una minore propensione ad accettare incarichi con orari prolungati (in particolare nel weekend) o condizioni lavorative fisicamente gravose».