Potrebbero essere consegnati all’inizio della prossima settimana alla direzione del carcere di via Sanquirico i ventilatori che saranno acquistati con i frutti della raccolta fondi online lanciata dal consigliere comunale Paolo Piffer di Civicamente e dall’associazione i Geniattori. In pochi giorni la campagna “un ventilatore in ogni cella” ha superato quota tremila euro, ben più dei duemila dell’obiettivo iniziale.
Monza: ventilatori in arrivo per il carcere di via Sanquirico, l’iniziativa di Paolo Piffer e dei Geniattori
In tanti, non solo dalla Brianza, hanno risposto l’appello a «contribuire a un gesto semplice, ma di grandissimo impatto che può fare una differenza enorme nella vita quotidiana» dei detenuti. Molti, probabilmente, hanno aderito mossi dalle temperature infernali della scorsa settimana perché, come ricordano i promotori dell’iniziativa, la pena deve essere rieducativa e «sempre e comunque dignitosa e sopportabile» oltre che rispettosa «delle persone e della loro salute».
«Alla nostra richiesta hanno risposto singoli cittadini e associazioni tra cui la Camera penale di Monza – afferma Piffer – è arrivata anche una donazione dal personale del teatro Parioli di Roma dove i Geniattori si sono esibiti alcuni mesi fa. Oggi inviamo l’ordine: abbiamo già contattato un magazzino che ci ha chiesto 48 ore di tempo per recuperare tutti i pezzi che, a questo punto, potrebbero essere disponibili già da lunedì o martedì». Poi i promotori dell’iniziativa trasporteranno le confezioni con un furgone in via Sanquirico.
La cifra dovrebbe essere sufficiente per acquistare almeno duecento elementi: «Abbiamo comunicato le nostre intenzioni alla direzione e vorremmo che ci fosse un impianto non solo in tutte le celle, ma anche nei laboratori, nelle aule e nei locali utilizzati dagli agenti – prosegue il consigliere comunale – la cifra ottenuta dovrebbe consentirci anche di costituire un piccolo fondo di magazzino in quanto, nel rispetto dei regolamenti del carcere, gli apparecchi devono essere di plastica, non di metallo, e per questo potrebbero guastarsi» con una certa frequenza.
Monza: ventilatori in arrivo per il carcere di via Sanquirico; Carrabs: «Utili però…»
In realtà la casa di circondariale non è del tutto sprovvista di ventilatori: «Fino a due anni fa non c’erano in quanto le celle erano prive di prese elettriche – spiega Antonetta Carrabs, direttrice del magazine Oltre i confini a cui collaborano alcuni detenuti – da allora, però è stato fatto un grande lavoro e ora quasi tutti i reclusi li hanno. Molti sono stati comperati con le donazioni fatte in silenzio dai volontari di tutte le associazioni che operano in via Sanquirico tra cui Zero confini, Ad alta voce e Carcere aperto in collaborazione con il cappellano don Tiziano Vimercati».
«Se Piffer prima di lanciare la campagna fondi si fosse confrontato con qualcuno – commenta – si sarebbero potute utilizzare le risorse raccolte per acquistare materiale o attrezzature di diverso tipo» in modo da rispondere ad altre necessità dei detenuti.