Cinema: “F1”, il film con Monza al centro e che ha portato (davvero) Brad Pitt in città

Il cinema di Lissone e l'autodromo di Monza hanno ospitato l'anteprima nazionale di "F1. Il film". Che ha portato davvero Brad Pitt in città.
Cinema autodromo Monza Brad Pitt sopraelevata
Cinema autodromo Monza Brad Pitt sopraelevata

Non poteva che essere a Monza (per la verità l’Uci cinema di Lissone) la sede per l’anteprima nazionale di “F1. Il film”. Produzione milionaria con Brad Pitt nei panni di un pilota di Formula 1, Sonny Hayes, fuori dal circo da 30 anni dopo un pauroso incidente, che ritorna in pista in soccorso all’amico e compagno di squadra Ruben Cervantes, proprietario della scuderia Expensify APXGP .

L’anteprima è stato un evento promosso dall’autodromo nazionale, dal direttore Alfredo Scala e dal presidente Giuseppe Redaelli e ha visto in sala un nutrito numero di giornalisti del motorsport, ma soprattutto tanti dipendenti e collaboratori Sias che vivono quotidianamente la realtà del circuito.

Cinema autodromo Monza Brad Pitt
Cinema autodromo Monza Brad Pitt

“F1” al cinema, il film con Monza al centro: riprese all’autodromo ma anche nel parco reale e sulla sopraelevata dove Pitt fa jogging

La storia si apre a Silverstone e si chiude a Dubai. Due anni di riprese con un accordo con Stefano Domenicali, patron di F1, che ha concesso le riprese durante i Gran Premi a partire dal 2023.

Diciamo subito che Monza, il tempio della velocità, con i suoi cento anni di storia, è lo snodo dell’intera sceneggiatura. Chiude bruscamente il primo tempo (con un certo disappunto da parte degli spettatori) e apre il secondo. In mezzo proprio su Monza c’è una scommessa da vincere e, senza spoilerare troppo, anche un momento drammatico dove i rumori si spengono fino ad un irreale silenzio che tiene il pubblico con il fiato sospeso.

Cinema autodromo Monza Brad Pitt
Cinema autodromo Monza Brad Pitt

Monza vince ed è al centro anche per le belle riprese nel parco reale (quale differenza con gli altri autodromi in scena) e non poteva che essere il parco il luogo più adatto per una scena che vede Brad Pitti fare jogging con il suo team sullo sfondo della sopraelevata nord.

Un fotogramma che dissipa i dubbi sulla reale presenza di Pitt a Monza. Nel Gran Premio 2023 la caccia al divo americano è stato lo sport più diffuso tra i cronisti (e le croniste) accreditati. C’era il box della fantomatica scuderia APXGP, c’erano le auto di F2 e F3 adattate per le riprese, le comparse e gli attori principali, ma non era stato avvistato il bello di Hollywood che, in quei giorni aderiva allo sciopero degli attori.

“F1” al cinema, il film con Monza al centro: il direttore di gara Oscar Comi adesso può confermare

Però Brad Pitt ha calcato l’asfalto di Monza come conferma Oscar Comi, direttore di gara, avvicinato durante l’intervallo. Ora che può parlare (la riservatezza e il set blindato sono state le parole d’ordine finora) può affermare: «Sì Brad Pitt è arrivato a Monza nel giugno scorso. Aveva mille impegni e si è fermato giusto il tempo di girare quella scena sulle sopraelevate».

Un bel traino per Monza se saprà spendersi questa carta, sicuramente l’uscita del film è un bell’aperitivo in vista del Gran Premio di settembre che sarà presto sold out come conferma il presidente Giuseppe Redaelli.

Per un paio d’ore, si lasciano da parte le polemiche sorte in settimana tra il presidente di regione Lombardia e il sindaco di Monza sul rinnovo della concessione all’autodromo, non si parla dei prossimi lavori che attendono la pista, ma ci si rilassa in poltrona per vedere come è riuscito a raccontare il mondo della Formula 1 il regista Joseph Kosinski, lo stesso che ha portato nelle sale Top Gun: Maverick.

“F1” al cinema, il film con Monza al centro: la trama

I cinefili noteranno alcune analogie con il film che ha visto tornare in volo Tom Cruise, anche nella trama che non disdegna nemmeno un coté romantico-sentimentale.

Il film dal budget milionario vince e mostra riti, azzardi, scaramanzie, tattiche pre gara. Le 50 telecamere montate negli abitacoli portano lo spettatore al volante, gli incidenti sono drammatici e spettacolari.

La trama è nota: Sonny è un pilota fuori da trent’anni che ha corso con i suoi miti, Senna e Schumacher. Era un enfant prodige fermato da un pauroso incidente in Spagna. La voglia di correre (e di giocare d’azzardo) non lo ha mai lasciato. Il film si apre con una sua vittoria alla 24 ore di Daytona in cui “ha lasciato a casa il pedale del freno”.

È lì che incontra il suo caro amico e compagno di corse Ruben Cervantes, proprietario della scuderia Expensify APXGP che gli chiede di tornare al volante per salvarlo dal fallimento. Sonny non può dire di no.

A confronto ci sono Sonny- Brad, lupo solitario che vive in un van e si allena ancora facendo jogging, e il giovane compagno di squadra Joshua Pearce, più interessato ai media, ai social e agli allenamenti tech.

La rivalità è inevitabile, ma sarà proprio Sonny a diventare il suo mentore, ad insegnargli cosa significhi fare squadra, quali sono i valori dello sport e della vita che vanno oltre il business.

L'autore

Il primo articolo a 13 anni e non ho più smesso. Al Cittadino dal 1992 ho scritto po’ di tutto con un amore incondizionato per Parco e Villa reale. Leggo molto e sono nella giuria del Premio Brianza.
Mi piace raccontare storie e possibilmente buone notizie. Le mie buone notizie sono i miei quattro figli e la nipotina!