Seregno, successo per la cena per i bisognosi offerta dal ristorante Umami

L'iniziativa è stata proposta grazie alla disponibilità del titolare Mattia Bigi. Importante il contributo della Casa della Carità
La tradizionale foto di gruppo al momento della visita delle autorità istituzionali

«Insieme si può fare la differenza, soprattutto nel sociale, e serate come questa sono una dimostrazione». Così Mattia Bigi commenta l’iniziativa, che ormai è arrivata al terzo anno, della cena natalizia offerta alle persone in difficoltà della città di Seregno. Il 24 dicembre, cinquanta ospiti hanno affollato il ristorante gestito da Bigi, imprenditore 25enne, seguiti anche da Gabriele Moretto, direttore generale di Casa della Carità, e da Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali, che ha tenuto a fare un saluto particolare. Iniziativa nata dal ristorante giapponese Umami, alla corte del cotone, ma cresciuta grazie al supporto della struttura di via Alfieri, in grado di intercettare i veri bisogni della città. «Un grazie particolare va a tutto il mio staff -continua Bigi-, che ha sempre appoggiato questa iniziativa, anche se per loro la sera della vigilia è di riposo sono sempre venuti». Il giovane imprenditore è impegnato su diversi fronti per la solidarietà, non ultimo lo scorso 28 dicembre è stato a Milano con i City Angels a consegnare pasti caldi ai senzatetto. «Come gruppo -continua Bigi-, crediamo che l’unione faccia la forza e mai come in questo periodo di festa è giusto dare un segnale di vicinanza alle categorie più fragili. In sinergia con i nostri partner territoriali, tra cui anche la Caritas di Monza, riteniamo che la condivisione di valori comuni sia uno strumento importante per raggiungere gli obiettivi».

Cena di Natale: la soddisfazione della Casa della Carità

Molto soddisfatti anche i volontari di Casa della Carità presenti. «Si tratta di un gesto molto importante -dice Gabriele Moretto-, che può essere d’esempio anche per altre iniziative come questa. Per molte di queste persone rappresenta un modo per non restare sole in queste feste, in più Casa della Carità si apre alla cittadinanza, rispettando una delle missioni che si è sempre data». L’idea è venuta a Bigi tre anni fa: per lui non è mai stato un problema lavorare la vigilia di Natale, poi cercava di avvicinarsi al mondo della solidarietà. «È la filosofia che ci ha sempre ispirati -racconta ancora Bigi-, fin da quando per varie necessità si rivolgeva a noi un senzatetto che gravita qui nella struttura della corte del cotone. Dopo lo scorso anno in cui la presenza è stata molto numerosa, grazie appunto all’aiuto datoci dalla Casa della Carità, ho riproposto l’iniziativa perché anche il personale è ben disposto a investire tre ore del proprio tempo per un gesto semplice che però può rendere davvero felici queste persone». Molto importante anche il supporto che Croce Rossa fornisce sempre durante l’evento, a dimostrazione di come il volontariato seregnese, facendo rete con imprenditori e amministrazione pubblica, può fare davvero tanto.