Ospedale, convegno sugli studi clinici sul covid al San Gerardo: «Uno tsunami, ma che ha aiutato la scienza»

Era dedicato alla pandemia l’incontro di sabato scorso all’Auditorium “Enrico Maria Pogliani” della Asst Monza: il Covid è stato uno tsunami che si è abbattuto sul mondo della medicina, ma che ha permesso al mondo scientifico di compiere molti passi in avanti.
Convegno Covid Asst Monza
Convegno Covid Asst Monza

Il Covid, uno tsunami che si è abbattuto sul mondo della medicina, ma che, pur nella sua gravità, ha permesso al mondo scientifico di compiere molti passi in avanti. Era dedicato alla pandemia l’incontro “SARS Cov-2: Dati epidemiologici e aspetti clinici in Ats Brianza”, tenutosi sabato scorso all’Auditorium “Enrico Maria Pogliani” della Asst Monza, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Monza e della Brianza, presieduto da Carlo Maria Teruzzi, e dall’Ordine di Lecco.

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“L’Asst di Monza – ha sottolineato il direttore generale della Asst, Silvano Casazza – ha messo volentieri a disposizione la sua struttura e i suoi specialisti, in prima linea nella battaglia contro la pandemia, per contribuire ad incrementare le conoscenze dei professionisti del territorio sulla patologia da Sars CoV-2”.

“Questo evento imprevedibile e traumatico è stato uno sprone per il mondo scientifico ad impegnarsi in nuove ricerche. In un arco temporale brevissimo si sono condotti studi che hanno permesso di individuare farmaci efficaci nel contrastare la malattia e di sperimentare farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali, usati oggi nelle terapie precoci – ha rilevato il professor Paolo Bonfanti, direttore dell’Unità operativa complessa Malattie Infettive – Soprattutto in meno di un anno è stato messo a punto un vaccino, anche mediante tecnologie rivoluzionarie, che ha permesso di salvare la vita di milioni di persone e ha consentito di compiere una svolta che ha reso meno pericolosa questa temibile malattia”.

Anche il professor Giuseppe Foti, direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza ha confermato i passi in avanti compiuti dalla scienza mettendo in luce le peculiarità sia cliniche sia organizzativo-gestionali così come le ricadute psicologiche ed etiche cui la pandemia.

Non sono mancati cenni agli aspetti che hanno visto il san Gerardo all’avanguardia a livello nazionale e internazionale nelle cure come l’uso della posizione prona e di quella di Rodin, il ruolo del Casco CPAP e dell’ECMO nella gestione di questi pazienti, la stesura delle raccomandazioni regionali per la gestione dei pazienti Covid ricoverati in Terapia Intensiva.

“Oltre agli aspetti clinici anche quelli gestionali-organizzativi hanno avuto un ruolo preponderante, basti pensare all’organizzazione delle unità di crisi locali e regionali e all’aspetto del triage che ha costituito una sfida clinico etica psicologica senza precedenti” ha rilevato il professor Foti.

Anche la medicina del lavoro è stata continuamente sollecitata in epoca Covid.

“Durante la pandemia Covid-19 – ha evidenziato Michael Belinghieri, medico del lavoro della Asst Monza – il medico del lavoro all’interno delle aziende sanitarie è stato fondamentale nella gestione e nella sorveglianza sanitaria degli operatori, fornendo supporto alle direzioni aziendali nelle varie attività inerenti il controllo della pandemia. La vaccinazione negli operatori sanitari ha fin da subito dimostrato la sua efficacia nel ridurre l’incidenza, la sintomatologia in caso di infezione e la durata complessiva della malattia. Il ruolo del medico del lavoro è stato inoltre ancor più fondamentale nelle aziende non sanitarie, dove ha rappresentato l’unica figura sanitaria che ha potuto fornire supporto alle aziende nella gestione della pandemia”.

Importante è stato anche il monitoraggio dell’andamento della pandemia. Luca Cavalieri D’Oro, epidemiologo di Ats Brianza e responsabile scientifico dell’evento ha illustrato la messa a punto di modelli per individuare “cluster” di pazienti in modo precoce così da prevenire la diffusione del virus. Emerico Maurizio Panciroli, Direttore Sanitario di Ats Brianza, ha presentato, invece, un modello di tracciamento delle persone contagiate dal virus e dei loro contatti basato sull’utilizzo dell’informatica e sulla responsabilizzazione del cittadino. Il sistema si è mostrato capace di affrontare le pandemie caratterizzate da un incremento giornaliero di soggetti positivi nell’ordine delle migliaia, non più gestibile in modo efficace con le sole risorse umane. Il modello è poi diventato di riferimento a livello regionale ed ora è in fase di confronto con quello di altre regioni nell’ambito di un progetto ministeriale.