Manica, la trasvolata ha 100 anni:la scuola celebra il genio di Anzani

Monza – Cento anni fa Louis Bleriot fu il primo a trasvolare La Manica. E lo fece con un velivolo che montava un motore costruito da Alessandro Anzani, nato a Gorla ma monzese d’adozione. Grazie a un gioiello della meccanica partorito dal genio italiano si aggiudicò il premio da mille sterline messo in palio dal quotidiano londinese Daily Mail per chi fosse riuscito a volare da Calais a Dover. Una ricorrenza della quale in Italia fino a questo momento nessuno ha fatto memoria, anche se l’anniversario è il 25 luglio. Tutti tranne la classe 5 B della elementare Anzani che, proprio per onorare l’uomo al quale è stata intitolata la loro scuola, hanno deciso di realizzare una ricerca sulla storia del volo focalizzando poi la loro attenzione sulla trasvolata della Manica e sul ruolo dell’inventore monzese. Così, guidati dalle maestre Laura Canegrati e Valeria Monzio Compagnoni hanno lavorato per tre mesi nelle ore di informatica e di compresenza per conoscere il personaggio che dà il nome al loro istituto. L’anno scorso era toccato a un’altra scuola del Quarto circolo, la Iqbal Masih, ricordare, nel decimo anno dell’intitolazione, il bambino indiano diventato simbolo della lotta allo sfruttamento minorile. Stavolta i ragazzi della 5 B hanno voluto fare lo stesso con Anzani, scoprendo che proprio quest’anno cadeva il centenario di quella trasvolata in cui lui ha avuto così tanta parte. Grazie anche all’aiuto di Gianfranco Parinetto, appassionato della storia del volo, hanno ricostruito a grandi linee la storia del volo, da Leonardo da Vinci ai fratelli Montgolfier, a Forlanini (che nel 1877, anno di nascita di Anzani, fece sollevare da terra un suo modello di elicottero azionato a vapore) fino ai fratelli Wright. Un breve excursus per introdurre il vero protagonista dello studio, Anzani, appunto, del quale è stata ripercorsa la vita a partire dal suo arrivo a Monza,ancora bambino, per vivere a San Biagio, in via Luciano Manara. Ne è uscito un lavoro accurato, un’occasione per scoprire l’affascinante mondo dell’aeronautica e anche per trovare autentiche «chicche », come il testo del telegramma con il quale lo stesso Bleriot descrisse al Washington Post la storica giornata della trasvolata, un documento dal quale traspare la passione che lo animava, lo slancio nell’affrontare una impresa che avrebbe permesso all’uomo di segnare una tappa importante sulla strada del progresso. Parole semplici ma che testimoniano lo stato d’animo del coraggioso aviatore: «è più importante essere il primo ad attraversare La Manica in aeroplano che aver vinto il premio di 1000 sterline. Sono più che felice di aver attraversato La Manica». Il lavoro, con una parte scritta, fotografie che ripercorrono la storia del volo e pure una colonna sonora, sarà presentato alla scuola alla festa di fine anno. Ma i ragazzi avranno l’opportunità di parlarne la settimana prossima in Comune, dove verranno ricevuti dalla giunta.
Anzani fu ideatore di motori per motociclette, partecipò, vincendo in una occasione, al campionato mondiale di motociclismo, sostenne prove di velocità (sempre in moto) nelle quali raggiunse gli 80 chilometri all’ora con un’aeromotocicletta, applicando un’elica a un veicolo a due ruote. Infine fu l’inventore del sistema di raffredamento ad aria dei motori. I primi prototipi lì realizzò lui stesso con un seghetto che gli serviva per scavare i cilindri utilizzati per i motori fino a "scolpire" le alette che servivano a raffreddarli durante il loro funzionamento
Paolo Rossetti