Ospedale: sul posto di lavorola formazione genera benessere

Monza – Una ricerca già conclusa e una ancora da affinare: l’una presentata sabato, durante il convegno “Stress e attività lavorative” da Veronica Viganò, psicologa dell’ambulatorio per la valutazione e il controllo dello stress lavorativo del San Gerardo; l’altra, ancora in fase di rielaborazione, realizzata dalla Clinica del lavoro di Milano insieme a Cgil, Cisl e Uil Lombardia. Una ricerca, la prima, realizzata direttamente sui dipendenti dell’azienda ospedaliera San Gerardo (trecento quelli che hanno aderito –soprattutto infermieri e tecnici-, pari al 40 percento del totale) e finalizzata a verificare quanto gli interventi formativi proposti in azienda possano essere anche fattori salutogenici, in grado cioè di generare salute, benessere sul posto di lavoro: “Gli interventi formativi di gruppo in ambito lavorativo –ha spiegato la dottoressa Viganò- hanno un effetto benefico in quanto sono in grado di mobilitare risorse psicologiche rilevanti per la percezione del benessere e per far fronte agli stressors ambientali”. La formazione di gruppo, quindi, può essere sia permanente sia limitata a periodi particolari, periodi di cambiamenti, come può essere una ristrutturazione aziendale: “Le risorse personali –ha concluso la Viganò- sono determinanti per affrontare le sfide che l’ambiente ci propone ma, talvolta, lavorare in gruppo consente di acquisire consapevolezza delle proprie capacità di superamento degli ostacoli”. Ostacoli che, qualche volta, sull’ambiente di lavoro, possono essere addirittura classificati sotto l’etichetta del “rischio mobbing”. Questo è quanto intende analizzare un’ altra indagine, ancora da rielaborare, voluta dalla Clinica del lavoro di Milano e dalle organizzazioni sindacali della Lombardia: “Questa ricerca –ha chiarito Daniela Rota, responsabile dell’Ufficio ambiente salute e sicurezza della Cgil lombarda- vuole analizzare il territorio lombardo dal punto di vista del disagio sull’ambiente di lavoro, per verificare anche i rischi di stress e di mobbing”. Una ricerca iniziata negli anni ’90 e che sarà presentata definitivamente nel mese di giugno 2009. Una ricerca che ha visto coinvolti quasi 10mila lavoratori, un campione ampio e variegato così da offrire indicazioni generali sulle condizioni di lavoro in Lombardia, in termini di percezione delle difficoltà, di pressioni, di relazioni conflittuali: “Come organizzazioni sindacali –ha concluso la Rota- vorremmo servirci dei risultati di quest’ampia ricerca per mettere in atto azioni preventive o compensative dei fattori di stress o di mobbing nei posti di lavoro”. 
Elena Lampugnani