Monza – E’ spuntato anche Roberto T.di 32 anni, varesino di Marnate e desiano di adozione solo da qualche mese: sono quindi tre i brianzoli colpiti dalle ordinanze, venti in tutto, emesse dalla Procura della Repubblica di Verona contro altrettanti motociclisti del gruppo degli "Hell’s Angels" accusati di associazione a delinquere finalizzata alle rapine, estorsioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato.
Gli altri sono Lorenzo G., 43 anni di Nova Milanese, e Stefano S., 43 anni, nato a Lugano e residente a Basiano (Milano). L’operazione, avvenuta venerdì, è stata condotta dalla polizia di Stato di Verona e ha riguardato molte regioni italiane e Paesi esteri (quattro richieste di arresto riguardano motociclisti residenti in Francia e Germania). E’ nata da un’indagine avviata dopo la una manifestazione fieristica – il Motor Bike Expo – nella città scaligera, il 17 gennaio, quando un gruppo di 300 motociclisti aggredì le forze dell’ordine.
Gli Hell’s Angels si erano posti l’obiettivo di bloccare l’accesso in fiera a un gruppo rivale, gli Outlaws (i fuorilegge) ma vennero bloccati dalle forze dell’ordine con le quali arrivano allo scontro. Tra l’altro gli Hell’s, al cencello del Motor Bike, costrinsero gli operatori a farli entrare senza pagare il biglietto attraverso azioni intimidatorie (da qui l’accusa di estorzione). Le indagini relative a quell’episodio hanno portato a scorpire una vera e propria associazione a delinquere per finanziare le proprie attività.
Gli agenti veronesi hanno individuato un albergo che fungeva da quartier generale degli Hell’s Angels: vi soggiornavano 140 membri della gang – ritrovatisi nella struttura dopo un passaparola via internet – che a turno facevano veri e propri servizi di vigilanza. Per spostarsi sul territorio, quasi sempre in blocco, utilizzavano due pullman e sei furgoni.
Quanto all’abbigliamento, nel quartier generale sono stati trovati molti elementi di difesa passiva e contenimento, come i paradenti, le conchiglie paragenitali, i giubbotti anti-sfondamento, ma anche d’offesa, come bombolette spray, noccoliere, cinghie e corpi contundenti come cavalletti in ferro, transenne, bottiglie, pannelli divelti.
Trovate e sequestrate poi armi da sparo clandestine come la "penna – pistola" calibro 22, asce, spade, scimitarre e aggressivi chimici. Durante l’operazione sono state anche perquisiti "club-house" di alcune città dove gli Hell’s, secondo gli investigatori, pianificavano le attività illecite.
r.mag.