Seregno: il figlio morì a Cuba,il padre ora chiede la verità

Seregno: il figlio morì a Cuba,il padre ora chiede la verità

Seregno – Il caso Carlo Anselmi finisce al centro di un’inchiesta interna al ministero degli Esteri. È l’ultimo capitolo di una vicenda che vede lottare contro la burocrazia un padre, Agostino Anselmi di Seregno e un uomo di 43 anni, Carlo Anselmi, morto a Cuba alla fine dell’agosto scorso dopo aver bevuto una bibita in compagnia. Agostino è riuscito a rimpatriare la salma del figlio e a dargli una degna sepoltura, ma non vuole chinare la testa.
Vuole la verità. Capire cos’abbia ucciso il suo ragazzone, sano, sportivo, piegatosi letteralmente davanti a una sanità al limite: «Anzi oltre il limite –sottolinea Anselmi- visto che l’ospedale di Santa Clara, dove si trovava mio figlio, in passato era stato chiuso per scarafaggi, senza contare condizioni igienico sanitarie insostenibili. Non c’erano nemmeno gli asciugamani per pulire i malati. Ho cercato disperatamente di portarlo all’ospedale dell’Avana, ma mi sono trovato solo. L’ambasciata mi ha aiutato solo in parte, ma nulla sul fronte dell’ambulanza per il trasporto, sono rimasto solo a combattere. A mio figlio sono stati espiantati gli organi, contro il mio desiderio, ed è tornato in Italia imbalsamato».
Anselmi è pronto ad andare in Procura e sporgere denuncia contro lo Stato, ma intanto ha deciso di inviare un fascicolo al Ministero degli Esteri, che aprirà un’inchiesta interna. Carlo si poteva salvare? Si poteva aiutare diversamente un padre disperato? E ancora come stanno andando le indagini a Cuba? La polizia del posto ha aperto un’inchiesta, per chiarire cos’abbia provocato l’ulcera perforante a Carlo Anselmi, portandolo fino alla morte. Agostino sta costantemente cercando di mettersi in con tatto con le autorità dell’isola, ma di risposte ancora non ce ne sono
Cri.Marz.