Monza – Il forno crematorio non si fa più a Monza. «Regione Lombardia ha dato parere negativo sulla nostra proposta di costruire un impianto a carattere provinciale, per questo motivo l’impianto di cremazione non verrà più realizzato a Monza» Giovanni Antonicelli, assessore all’Ambiente e ai Servizi cimiteriali, ha dato l’annuncio durante la seduta di consiglio comunale di lunedì.
La vicenda – Regione Lombardia (che voleva un impianto che servisse tutta la regione) presenta in una lettera le motivazioni che spiegano parere negativo nei confronti della proposta monzese: «La delibera di giunta regionale del 4 marzo 2007, integrata dalla delibera del 4 marzo 2009 prevede un solo impianto di cremazione in grado di accogliere le casse di zinco e dotato di tre linee di cremazione – si legge –. Tale scelta di Regione Lombardia è motivata dalla necessità di garantire un servizio alla popolazione lombarda, accentrando in un solo polo le cremazioni di casse di zinco al fine di dare maggiori garanzie alla popolazione». La missiva consiglia, infine, al sindaco Marco Mariani «una eventuale rivalutazione della posizione assunta con la nota del 23 luglio 2009» (che richiedeva la modifica dei “paletti” della Regione, proponendo un forno a carattere provinciale invece che regionale).
Le reazioni – Le reazioni da parte dei consiglieri comunali sono immediate: Roberto Scanagatti (Pd) non considera conclusa la vicenda: «Il forno a carattere “provinciale” e senza casse di zinco, come abbiamo proposto, è un’opportunità per la città quindi il nostro gruppo dà la massima disponibilità ad affiancare l’assessore Antonicelli per sostenere una posizione condivisa da tutta la città». Giovanni Antonicelli, comunque, non crede che Regione Lombardia possa tornare sui suoi passi accogliendo la proposta di forno “provinciale”. Non sono risultati vani, quindi, gli sforzi del “Comitato contro la costruzione del crematorio regionale di Monza” (che tra i primi aveva chiesto di ridimensionare il progetto della Regione) che si è fatto tramite delle istanze di moltissimi cittadini monzesi.
Il comitato – Il comitato, infatti, aveva presentato in Comune, proprio settimana scorsa, 2.226 firme di cittadini monzesi contrari alla costruzione del forno crematorio all’interno del cimitero monzese. L’impianto ora si potrebbe dirigere verso Sesto San Giovanni, ma Antonio Gabetta (F.I.) osserva: «Ma se un impianto così inquina a Monza, non inquina anche a Sesto San Giovanni, dove dicono che si possa fare?».
Andrea Trentini