Monza – Un viaggio intenso e profondo alle radici del legame eterno tra le creature e il Creatore. È questo lo spirito che anima la mostra collettiva <Ecce Dio>, inaugurata al pubblico lo scorso giovedì all’Urben Center, organizzata dal progetto Ominibus del consorzio Ex.it, attivo sul territorio di Monza dal 2006. Una vetrina per trenta giovani artisti, che hanno voluto rappresentare <l’antico rapporto tra tematica religiosa, artista e opera su commissione che, in passato, ha costituito uno dei principali motori nel processo di produzione e fruizione dell’opera d’arte>, come hanno spiegato i curatori dell’evento.
<Reinterpretare una scrittura sacra con una sensibilità moderna è la sfida che questi artisti hanno deciso di raccogliere e rilanciare in un atto di protagonismo e responsabilità – dice Nico Acampora, del progetto Omnibus -. Questa è una mostra che deve essere letta e osservata. Accanto a ogni opera, infatti, l’artista ha riportato il testo del brano delle sacre scritture che l’ha ispirato. Inoltre ai ragazzi abbiamo anche chiesto di descrivere il loro lavoro in relazione al testo scelto e al materiale utilizzato. È stata richiesta ad ogni artista una grande dose di sensibilità e di delicatezza nel’affrontare un tema tanto delicato >. Una decisione innovativa e originale quella di una mostra dedicata alla rappresentazione di Dio, che ha sorpreso gli stessi organizzatori, che <smentisce quanti sostengono che i giovani non siano animati da domande profonde sulla fede>, continua Acampora.
<Sono totalmente esterrefatta – ha commentato entusiasta l’assessore alle Politiche giovanili, Martina Sassoli, durante il vernissage della mostra –. In queste opere noto una maturità artistica significativa, che raramente si trova in mostre dedicate ai giovani artisti non professionisti. Sono davvero contenta e orgogliosa di questi ragazzi che hanno accettato questa sfida tanto ardua e si sono messi in gioco. Mi auguro, e sono certa, che il team scelto dai giovani il prossimo per la sesta edizione della mostra del progetto Omnibus, sarà altrettanto significativo ed efficace>.
Sarah Valtolina