Monza – Mentre il collegio giudicante di Milano era in camera di consiglio per alcuni processi già discussi, l’avvocato Paolo Cerruti, difensore in un procedimento ancora da trattare, è andato a sfogliare alcuni fascicoletti sul tavolo del presidente Giovanni Scaglioni e ha scoperto che per il suo assistito Francesco Basile la sentenza era già stata scritta con la conferma del giudizio di primo grado: una condanna a 8 mesi per un borseggio avvenuto a Monza.
Al rientro della corte in aula l’avvocato Cerruti ha fatto verbalizzare l’episodio e il sostituto procuratore generale Isabella Pugliese ha chiesto una integrazione del collegio giudicante. Il presidente, pur ravvisando l’anormalità della consultazione dei suoi documenti che non facevano parte del fascicolo processuale, ha deciso di astenersi. Per effettuare la sua sostituzione il processo Basile è stato lasciato per ultimo tra quelli in programma. Alla fine l’imputato s’è visto ridurre la pena da 8 a 5 mesi in appello.
ApCom