Seveso – Il terremoto politico della scorsa settimana (consiglio comunale andato deserto sia in prima che in seconda convocazione, revoca delle deleghe all’assessore Renato Alari e conseguenti dimissioni presentate nelle mani dei coordinatori provinciali del PdL dagli assessori Italo Forlin e Marco Mazzucco per solidarietà verso il collega sfiduciato) ha creato gravi difficoltà nella maggioranza anche perché la crisi è scoppiata alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione. «Il problema procedurale del pii di via Masciadri è un pretesto – dichiara il sindaco Massimo Donati –. Il progetto adottava un principio altamente innovativo, inserito anche nel pgt (il piano di governo del territorio) in via di approvazione, che evidentemente a qualcuno non piace. I numeri parlano chiaro: prima di edificare 30 appartamenti il costruttore avrebbe dovuto versare 1.600.000 euro destinati ad ampliare le scuole dell’Altopiano. Non hanno voluto discutere un progetto che imponeva la rinuncia ad un guadagno di 53mila euro per ogni appartamento costruito, e soprattutto che sarebbe stato un esempio per il futuro pgt». Donati ritiene questo il vero motivo che ha indotto alcune persone a fare di tutto per fermarlo, ma spera di superare questa crisi, in modo da poter approvare entro la fine di aprile il bilancio di previsione, che sta andando avanti senza la collaborazione dell’assessore alla partita Mazzucco. La normativa prevede che lo schema di bilancio sia presentato dalla giunta venti giorni prima dell’approvazione da parte del consiglio comunale, per cui questo importante passaggio amministrativo è avvenuto con un esecutivo a ranghi ridotti. «Per questo ho scritto una lettera ai coordinatori provinciali del Pdl chiedendo loro di chiarire le posizioni – conclude Donati –. Sono certo che il mio partito troverà presto una soluzione perché questa situazione di stallo danneggia la città. Mi spiace per l’opposizione, che sembrava aver apprezzato il buon lavoro che stiamo facendo insieme nella Commissione per l’interramento. Anche il bilancio di previsione che stiamo presentando è innovativo perché quasi svincolato dalla necessità degli oneri di urbanizzazione. Evidentemente preferiscono cercare di mandarmi a casa invece di partecipare alle sfide che ci attendono. Ma un anno di commissario in questi momenti cruciali per la città sono l’opzione migliore per i cittadini? Quando ci sono esigenze di questo genere, la politica deve fare un passo indietro».
L’opposizione – Tutti i partiti dell’opposizione sono concordi nell’invitare il sindaco Massimo Donati a chiarire al più presto il panorama politico per risolvere il vuoto amministrativo provocato dalla crisi interna della maggioranza. «Abbiamo inviato una lettera al Prefetto per segnalare le gravi inadempienze accadute – dichiarano i rappresentanti del Partito democratico –. L’assessore Alari è stato licenziato senza dare all’opposizione la possibilità di chiarire la richiesta di dimissioni, né all’interessato di esprimere in pubblico il suo parere». Il bilancio portato avanti dal sindaco e approvato dagli assessori della Lega e da Volpi dimostrano, secondo i Democratici, che si è formata una nuova “maggioranza” che unisce la Lega Nord a Comunione e Liberazione. Il consigliere Marzio Marzorati sottolinea che è dovere della maggioranza assicurare un governo alla città per risolvere i problemi della gente. «Sono loro che devono governare – sottolinea il rappresentante della “Lista per Seveso” –, mi hanno irritato le dichiarazioni di alcuni loro esponenti che mi accusano di aver bocciato l’ampliamento della scuola. E’ un progetto su cui non sono mai stato informato e che non è neppure approdato in aula a causa delle loro divisioni interne, di cui dovranno rispondere ai cittadini». Daniele Tagliabue spiega i fatti della scorsa settimana chiamando “Forza Italia” i consiglieri presenti in consiglio comunale e “Partito dei costruttori” quelli assenti. «Il vizio di forma riguardava l’ultimo punto, che eventualmente poteva essere rimandato – dichiara il capogruppo di Sevesoviva –. I “costruttori” non si sono presentati in consiglio perché la speculazione di via Masciadri non è stata decisa da loro e quindi non può passare. Vogliono fare cadere Donati perché non risponde più ai loro ordini, e vuol fare opere importanti per Seveso che loro non approvano. Avanti il prossimo candidato sindaco dei «costruttori» Pdl, quindi, e qualcuno già punta su Marzio Marzorati».
Vaccarino – «Non c’è stato alcun difetto di forma nella convocazione – dichiara il presidente del consiglio Massimo Vaccarino, respingendo le critiche al suo operato della scorsa settimana –. Su richiesta della giunta ho inserito un argomento in più (il pii di via Masciadri) all’ordine del giorno della convocazione. Tutto era quindi regolare purché, come mi avevano raccomandato gli uffici del Comune, non avessi acconsentito a spostarlo in prima serata per lasciar trascorrere le 24 ore di preavviso. Il pii era in coda all’ordine del giorno e quindi sarebbe stato trattato regolarmente il 31 marzo. Hanno perciò sbagliato i consiglieri che non si sono seduti per timore di sanare un’irregolarità, in realtà inesistente». Vaccarino sottolinea che, se avesse fatto decadere il pii non facendolo trattare nella “prima seduta del consiglio comunale” come prescritto dalla Regione, avrebbe potuto essere accusato lui di un danno erariale di 1,5 milioni di euro. Sulla seconda convocazione andata deserta, Vaccarino ha fatto presente in aula che esistevano dubbi di interpretazione perché nel regolamento comunale ci sono tre articoli contradditori, lasciando ai consigliere il compito di decidere nel modo migliore.