Seregno – Festa grande nel fine settimana per la comunità pastorale di San Luca, che ha accolto ufficialmente don Gabriele Villa, il giovane monzese già in servizio al suo interno da qualche mese, ordinato sacerdote lo scorso 12 giugno nel Duomo di Milano dal Cardinale Dionigi Tettamanzi.
Due sono stati i momenti culminanti della programmazione. Sabato sera la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio ha ospitato una funzione eucaristica, che don Villa ha presieduto e che è stata concelebrata da un buon numero di preti del decanato di Seregno, tra i quali il prevosto monsignor Silvano Motta e l’abate della locale famiglia olivetana dom Luigi Gioia. «Vi invito alla preghiera reciproca -ha chiesto il festeggiato nell’omelia, rivolto agli astanti -, perché i tre anni che passeremo insieme siano belli e perché tutti ci possiamo guardare l’uno con l’altro come Dio ci guarda».
Ieri mattina, invece, il novello sacerdote ha ricevuto l’abbraccio dei parrocchiani del Lazzaretto, quartiere dove sarà fissata la sua residenza, che gli si sono stretti attorno in particolare nella Santa Messa che ha officiato insieme a don Giovanni Olgiati, responsabile della comunità pastorale di San Luca, e a don Sergio Loforese, vicario parrocchiale, che lo hanno ricevuto sul sagrato insieme a Mariateresa Viganò, consigliera comunale, ed ai bambini dell’oratorio.
«Sto iniziando i miei primi passi da prete -ha confidato don Villa nella circostanza- e so che, nella mia situazione, il rischio è quello di trovarsi tra qualche anno a celebrare i sacramenti ripetendo gesti che non dicano più nulla. Io non vorrei mai abituarmi a celebrare i sacramenti ed a donare il perdono ai miei fratelli. L’auspicio è che le nostre eucaristie siano sempre segni limpidi della comunione tra noi».
P.Col.