Brugherio – La delega dell’assessore Vincenzo Caggiano è stata revocata. Al suo posto subentra Vincenzo Imperato, 38 anni, geometra, esponente della destra del Pdl. È così che il sindaco Maurizio Ronchi suggella il ricompattamento della sua maggioranza, dopo la crisi seguita al boicottaggio da parte di cinque consiglieri del Pdl. Andrea Carafassi, co-coordinatore di area aennina, il quinto ribelle, è rientrato; il consigliere dell’Udc Raffaele Corbetta è passato alla maggioranza; i ribelli sono rimasti in quattro e il governo è in piedi. Il prezzo da pagare è Caggiano.
Lo chiedevano i ribelli e lo chiedeva Carafassi un rimpasto di giunta. Avrebbero preferito la testa di Francesca Pietropaolo (sport e scuola), ma Ronchi pare abbia messo il veto. E allora vada per Caggiano e via libera a Imperato, considerato un uomo di Carafassi. Il neoassessore smentisce: “Sono un uomo di destra, certo –ha detto giovedì, durante una conferenza stampa convocata ad hoc dal sindaco- ma ora mi sento un uomo del Pdl, disposto a portare avanti il programma, con la promessa di mantenere sempre aperto il confronto con il mio partito e i consiglieri”. Accanto a lui, Carafassi avrebbe forse voluto annuire: non sono lontani i tempi in cui rimproverava agli assessori di confrontarsi poco. E quattro chiacchiere con Imperato sull’argomento c’è da credere che le abbia scambiate.
Comunque sia, le spiegazioni più attese in conferenza stampa erano quelle di Ronchi. “Tra me e Caggiano –ha riassunto- è venuto a mancare il rapporto di fiducia. In varie situazioni ha agito in modo non del tutto allineato alla giunta”. Quali situazioni lo ha solo accennato, parlando di piani integrati e trattative col privato sull’ex Rista, “ora continueremo a lavorare bene, ma con più serenità”. Occhio di bue puntato infine su Matteo Carcano, coordinatore “vecchio” del Pdl: “E’ stata una decisione non facile, ma siamo a ridosso di passaggi significativi della vita amministrativa, soprattutto in campo urbanistico e la non piena collaborazione tra Caggiano e il sindaco avrebbe potuto pregiudicarli. Ringrazio davvero Caggiano per l’impegno finora concesso”.
E i ribelli che fine faranno? “La nostra intenzione è quella di ritrovare l’accordo”, ha detto Carafassi, in coro con Carcano e Ronchi. Colpo di scena, forse un po’ forzato dai vertici provinciali del partito. “Non ho nulla da dire, non ho tempo”, hanno commentato i suddetti vertici attraverso la coordinatrice del Pdl Elena Centemero. Massimo Pirola, uno dei quattro, annuncia intanto che “non ci siederemo neanche al prossimo consiglio comunale”.
Valeria Pinoia