Monza – Una vasca volano per risolvere una volta e per tutte il problema degli allagamenti nel giardino di via Solone- Boezio. È quanto è stato progettato per eliminare il disagio. Il cantiere, avviato da circa un mese, prevede anche l’abbattimento del quadrilatero in mattoni sovrastato da travi in legno e la rimozione delle panchine presenti nel giardino.
«Chiediamo che quel quadrilatero non venga più ricostruito e che le panchine siano fissate a terra», si legge in una missiva inoltrata dal presidente della circoscrizione Tre, Pietro Zonca, agli uffici del settore ambiente e giardini, e all’assessore alle Opere pubbliche, Osvaldo Mangone. Il giardino di via Solone-Boezio è il punto più basso del quartiere, interrato di circa una decina di metri rispetto al resto del terreno. Era inevitabile quindi che anche piogge di scarsa intensità provocassero ogni volta fastidiosi allagamenti. Le vasche volano sono opere di accumulo temporaneo, che hanno lo scopo di controllare gli scarichi dal sistema di drenaggio. Quella del giardino di via Boezio verrà realizzata con la costruzione di vasche in muratura, suddivise in camere indipendenti.
«Con questa opera scongiureremo i prossimi allagamenti – conferma Zonca – dal momento che con questo sistema la corrente passerà attraverso il bacino, senza invasarsi. Inoltre le vasche potranno essere svuotate a gravità». Ai tecnici del cantiere è stata recapitata anche un’altra richiesta, sempre da parte del consiglio di zona di via D’Annunzio. «Dal momento che ci troviamo già in presenza di un cantiere, e visto che l’altezza dei pali della luce è adeguata, chiediamo la disponibilità di installare un idoneo strumento per la videosorveglianza del giardino con cartelli indicatori ai vari ingressi, per prevenire atti di vandalismo che sono già stati più volte segnalati, oltre al ripristino della fontana all’interno dell’area verde».
Se per il giardino di via Solone-Boezio il problema è stato individuato e sta per essere risolto, in via Paisiello-Cellini, è davvero il caso di dirlo, si naviga ancora in cattive acque. Anche qui bastano piogge scarse per creare in poco tempo un vero e proprio lago. Un disagio per pedoni e ciclisti e per gli stessi automobilisti, anche questo più volte segnalato. «In quel punto sono presenti due pozzetti di scarico dell’acqua piovana che non sono stati collegati alla fognatura, ed è questo che genera l’enorme pozzanghera», dice Luciano Camisasca, coordinatore della commissione Urbanistica, che ha richiesto un intervento urgente da parte dell’amministrazione anche durante l’ultima seduta di consiglio.
Sarah Valtolina