Desio – Una sala gioco appena inaugurata, al Polo Tecnologico. E una che probabilmente aprirà a breve. La città si interroga: quale impatto avranno sui giovani? Come affrontare il rischio della dipendenza dal gioco? Se ne è parlato in consiglio comunale, martedì sera. La questione è stata sollevata da Mirella Martinazzoli, della lista civica Desio Viva. Nel suo intervento, l’esponente della maggioranza ha segnalato la prossima apertura di una seconda struttura in via Milano a poche settimane dall’inaugurazione della prima, all’ex Eurotaverna.
«Non metto in dubbio la legalità delle attività. Ma quale contributo danno al sano sviluppo della società civile? Noi di Desio Viva vogliamo tenere alta l’attenzione nei confronti del ‘polo’ effimero del divertimento. Estendiamo l’appello a tutte le forze politiche» . E l’appello è stato subito raccolto. Tutti, maggioranza e opposizione, hanno concordato sul fatto che occorre essere vigili. I consiglieri si sono chiesti che cosa può fare l’amministrazione comunale.
«Condividiamo la preoccupazione- ha detto Vincenzo Bella capogruppo del Pdl- il nostro partito ha presentato una proposta di legge regionale proprio su questo argomento. Dobbiamo chiederci cosa può fare l’amministrazione comunale per limitare e ostacolare l’apertura di queste sale».« Più potere ai sindaci per contrastare le sale gioco e l’installazione nei bar di macchinette per il gioco d’azzardo», ha suggerito Tiziano Garbo (Udc). D’accordo anche la Lega Nord: «Condividiamo e speriamo che si fermi questo proliferare di luoghi a rischio» ha detto Riccardo Mariani.
Da Francesco Sicurello (Idv) un suggerimento: «Alcuni comuni stanno stilando un regolamento per controllare la presenza di sale gioco». Ha lanciato l’allarme Paolo Di Carlo (Desio 5 Stelle): «E’ un rischio devastante a livello sociale ed economico». Appoggio e disponibilità a collaborare sono arrivati anche dal Pd, attraverso la capogruppo Emanuela Rocco. E Filippo Ielo (Pdl) ha sollevato un’ulteriore questione: «Dovremmo verificare anche il proliferare di centri compro e vendo oro».
A chiusura del dibattito, è intervenuto il sindaco Roberto Corti: «Ci stiamo ponendo il problema. Questi esercizi non possono essere vietati. Stiamo verificando su quale aspetto possiamo intervenire. Sugli orari d’apertura? Puntare su una legge regionale? Ci sono anche i centri massaggi da tenere in considerazione. L’amministrazione comunale oggi non può esimersi dal rilasciare le licenze».
Paola Farina