Monza – Quattro storie di mamme che di fronte ai duri colpi del destino hanno reagito. Nessuna disperazione, nessuna rassegnazione: in quello che è loro capitato hanno trovato ragioni e forza per reagire positivamente. Un esempio di speranza per tutti.
Nova Milanese
Giovanna Melon
È la notte del 13 gennaio del 2000 quando Moira Quaresmini, allora 31 anni incinta di nove mesi, sta male: embolia amniotica. La bambina non ce la fa, Moira è in coma. A giugno mamma Giovanna Melon e papà Faustino Quaresmini decidono di portarla a casa. Oggi Moira pur vive in uno stato di veglia arelazionale, sorride, fa fisioterapia e si nutre imboccata dalla mamma.
Arcore
Antonella Rossi
E’ la mamma di Greta Casiraghi, giovane arcorese, 17 anni, morta domenica 27 novembre, alle 16, a Villasanta. Era in auto con tre amici, una ragazza e due ragazzi: il più grande, Diego, l’unico patentato, guidava a folle velocità. L’auto fuori controllo ha sbandato finendo la sua corsa contro un pilone di cemento del distributore. Greta è morta sul colpo; poco feriti gli altri.
Burago
Croce Castiglia
È la mamma di Matteo La Nasa, il ragazzo scomparso lo scorso 21 novembre dopo sedici mesi di coma vegetativo. Matteo era rimasto vittima incolpevole di un incidente nell’estate del 2010. Il giovane era seduto ad un tavolino di un bar nel lecchese, quando un’automobile fuori controllo gli piombò addosso riducendolo in fin di vita.
Sovico
Carolina Porcaro
È la mamma di Lorenzo Cenzato, 18 anni, ucciso a Sovico il 10 agosto di quest’anno, dopo una banale lite fra coetanei. Un ragazzo ecuadoriano,residente a Vedano, ha rotto una bottiglia e gli ha sferrato un colpo al collo recidendogli la carotide. Ha perdonato il giovane omicida invitando tutti a fare altrettanto. Per questo è stata premiata in Regione come donna di pace.