Monza – Si è aperta ufficialmente venerdì alle 9 con l’alzabandiera l’85ª Adunata nazionale alpini di Bolzano: sono già decine di migliaia le Penne Nere arrivate nel capoluogo altoatesino per il raduno annuale che avrà il momento di massima affluenza domenica 13 maggio per la sfilata alla quale sarà presente anche un plotone del San Marco. Nutrita, ma non ancora quantificabile, la presenza brianzola in Alto Adige. Alla testa del contingente brianzolo c’è ovviamente l’Ana di Monza.
Sulle tribune sarà esposto uno striscione con la scritta: «Gli alpini al fianco dei marò». Sulla vicenda dei due fucilieri del San Marco Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ancora trattenuti in India, l’Associazione Nazionale alpini è intervenuta anche con una lettera aperta al presidente del Consiglio Mario Monti e al ministro della Difesa.
«L’incredibile vicenda dei nostri due soldati ingiustamente incarcerati in India suscita nei soci dell’Associazione Nazionale Alpini preoccupazione e ansia – ha scritto il presidente dell’Ana Corrado Perona al Governo -. Questi due ragazzi, come tutti i loro colleghi, svolgono un servizio delicato e difficile per la nostra patria e meritano di essere difesi e tutelati. Siamo certi che, sino alla definitiva conclusione della vicenda, non vi risparmierete e non lascerete intentata alcuna via. Gli alpini d’Italia e le loro famiglie seguono questa vicenda con trepidazione ma anche con fiducia e saranno sempre al fianco dei nostri militari in armi»
La manifestazione più importante per l’ANA, si svolge ogni anno in una città diversa e vi partecipano centinaia di migliaia di alpini di ogni età. Quella di Bolzano è l’85ª, ecco i termini più importanti per capire gli alpini.
ALBA – In gergo militare è la fine della naja (vedi) .
ALFIERE – È la persona che regge il Labaro, un vessillo o il gagliardetto nelle manifestazioni ufficiali.
AMMASSAMENTO – All’Adunata è il luogo in cui gli alpini attendono e si preparano per entrare nel percorso della sfilata. ANA – Acronimo di Associazione Nazionale Alpini, fondata l’8 luglio 1919 a Milano. Oggi conta 375.000 soci in Italia e all’estero. BOCIA – È, in gergo, la recluta, il giovane alpino.
CAPPELLO – È il simbolo per eccellenza del Corpo. Terminato il servizio militare, gli alpini in congedo lo indossano sempre durante le loro manifestazioni. È di feltro di pelo di coniglio ed è arricchito dal fregio frontale e dalla nappina su cui si innesta la penna, tutti e tre elementi di colore o foggia diversi, che identificano grado, reparto e specialità del militare.
GAGLIARDETTO – Lo stendardo di colore verde e di forma rettangolare con il nome del Gruppo alpino.
GRUPPI – Le Sezioni si suddividono in oltre 4400 Gruppi in Italia (oltre uno ogni due Comuni) e in 136 all’estero.
LABARO – E’ uno stendardo, simbolo dell’Associazione. Si fregia di 7 medaglie al Valor Civile e 208 medaglie d’Oro al Valor Militare, ultima delle quali è quella assegnata lo scorso 4 maggio alla memoria del sottotenente Claudio Gigli, caduto in Afghanistan nel luglio 2010.
PENNA – La penna sul cappello lunga dai 23 ai 30 centimetri, è nera, di corvo, per la truppa; i sottufficiali e gli ufficiali inferiori la portano marrone, d’aquila, mentre è bianca, d’oca, per gli ufficiali superiori.
PROTEZIONE CIVILE ANA – L’intervento in occasione del terremoto in Friuli, nel 1976, gettò le basi per la nascita della Protezione civile ANA, che, suddivisa in quattro raggruppamenti, conta oltre 14mila volontari. I volontari della Protezione civile associativa sono intervenuti in tutte le grandi emergenze, dalle varie alluvioni ai terremoti in Irpinia e in Umbria, in Abruzzo e, all’estero, in Armenia, Francia, Ossezia, Sry Lanka.
RAGGRUPPAMENTI – Nell’ANA identificano una delle quattro zone geografiche in cui si suddividono le Sezioni dell’Associazione.
REDUCI – Sono gli alpini che hanno combattuto una guerra e sono la memoria storica vivente dell’Associazione. Nonostante l’età – sono tutti vicini ai novant’anni – partecipano con entusiasmo agli appuntamenti alpini.
SERVIZIO D’ORDINE – Il Servizio d’Ordine Nazionale dell’ANA (S.O.N.), è composto da 200 alpini e assicura, al fianco dei volontari della Protezione Civile e della autorità locali, il regolare svolgimento dell’Adunata. I loro compiti che vanno dall’assistenza ai posti tappa e informazioni alle manifestazioni dell’Adunata, al controllo e allo scioglimento dello sfilamento.
SEZIONI – Sono 81 in Italia e 32 all’estero, dal Canada, al Sudamerica, all’Australia.
SFILATA – La domenica dell’Adunata gli alpini percorrono inquadrati e ordinati due chilometri e seicento metri, passando davanti alla tribuna delle autorità per ricevere il saluto.
TRENTATRE’ – È l’inno degli alpini, ed è chiamato anche “Valore Alpino”. Il nome “Trentatrè” deriva dal fatto che era il 33º pezzo nel repertorio delle fanfare alpine dei primi reparti.
VECIO – Termine, spesso scherzoso, con cui gli alpini chiamano i più vecchi tra le penne nere. E’ l’opposto di bocia, il giovane alpino.
VESSILLO – È uno stendardo di colore verde e di forma rettangolare che reca il nome della Sezione e si fregia delle Medaglie d’Oro dei decorati appartenenti alla Sezione.