Troppi soldi ai suoi impiegatiIl Comune di Vimercate li rivuole

Il Comune di Vimercate ha pagato troppo i suoi dipendenti con gli incentivi. Per anni. Dieci, per l'esattezza. E ora per non essere accusati di danno erariale il sindaco Paolo Brambilla e il segretario Ciro Maddaluno hanno avvisato gli impiegati che li devono restituire, anche i pensionati. Si tratta di 2,5 milioni di euro.
Vimercate e gli incentivi comunali«Sindaco e segretario, dimissioni»

Vimercate – Che fosse tempo di vacche magre, anzi magrissime, per gli incentivi dei prossimi anni lo avevano messo in conto. Ma che si arrivasse a chieder loro la restituzione dei premi incassati nell’ultimo decennio, trattenendoli dagli stipendi a venire, non lo avevano voluto neppure pensare. E invece è accaduto. Incredulità. Sorpresa. Rabbia e indignazione.
Così ha reagito giovedì mattina la vasta platea dei dipendenti comunali stipata in sala consiliare, quando il sindaco Paolo Brambilla e il segretario generale Ciro Maddaluno hanno spiegato che per il megapiano di rientro da due milioni e mezzo di euro non basterà accantonare nuove risorse e non erogarle, ma servirà che ogni singolo dipendente restituisca quanto corrisposto indebitamente a fronte di lavoro sì svolto, ma di un errore contabile che metteva a disposizione risorse che in realtà in bilancio non erano spendibili per quella voce. Dura da digerire.

Gli stipendi dei quali si parla, e i premi pure, sono quelli modesti dei dipendenti comunali, non quelli dei dirigenti. Il Comune ricostruirà le carriere individuali dei 170 lavoratori e stabilirà il quanto e il quando, rateizzato, della restituzione. Non solo ai dipendenti sarà chiesto ma anche ai pensionati toccati dagli incentivi fantasma. «Se a queste parole sarà dato seguito, li porteremo in giudizio, saranno centinaia i ricorsi, è l’amministrazione ad aver usato assegni a vuoto per pagare prodotti e servizi reali», taglia corto Giuseppe Leone, Fp Cisl, «le somme non sono state indebitamente ricevute ma semmai erroneamente erogate e di questo errore vanno ricercate le responsabilità», chiosa il comunicato emesso dalle rsu del Comune, che ribadiscono «è inaccettabile che lo stesso errore sia stato ripetuto per dieci anni e che ora l’amministrazione comunale chiami a risponderne i dipendenti, che hanno percepito compensi in assoluta buona fede e a fronte di una prestazione lavorativa straordinaria concordata e condivisa».

Il malumore è crescente. «Ma come, sarebbe questa la tanto vantata qualità del Comune di Vimercate? Ci hanno chiesto lavoro aggiunto, non ci siamo mai tirati indietro. Hanno valorizzato le professionalità, benissimo, abbiamo fatto la nostra parte. Gli incentivi sono serviti a pagare tutto questo, come possono chiederci di restituire soldi con i quali è stato pagato il nostro lavoro e sono stati resi servizi ai cittadini?», è sbottato un dipendente. «Se qualcuno ha un’idea migliore per alleviare l’impatto del piano di rientro siamo più che disponibili al confronto » ha dichiarato il sindaco. E accertare le responsabilità? «In questo momento non è una priorità soffermarci su questa valutazione, verrà il momento anche per questo. Da mesi ogni energia mia e degli uffici è per definire in modo certo l’entità e le modalità di questo rientro, confidando che l’entità possa alla fine rivelarsi minore ».
Anna Prada