Monza – Monza e la Brianza si mobilitano per le zone dell’Emilia colpite dal sisma. Mercoledì mattina sono partiti i primi 6 ingegneri dalla Brianza. Faranno parte delle squadre che verificheranno l’agibilità degli edifici nelle zone compite dal sisma. Altri 30 ingegneri in lista d’attesa per poter dare il proprio contributo. Resteranno a Moglia (Mn) fino a domenica per formare squadre di professionisti che verificheranno la stabilità degli edifici danneggiati dal sisma dopo le due nuove forti scosse di martedì.
Sono: Giovanni Bellù, Daniele Giuffré, Davide Manara, Angelo Novara, Michele Pulici e Mario Stevanin, tutti iscritti all’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza. Coordinati e già provvisti di idonea assicurazione da parte dell’Ufficio di Protezione civile del Comune di Monza, di cui Stevanin è il responsabile.
I professionisti brianzoli, come già è successo per il sisma dell’Aquila, daranno il loro contributo per aiutare nella ricostruzione e nella messa a norma degli edifici delle zone terremotate. Il loro Ordine professionale ha indetto una vera e propria gara di solidarietà tra i colleghi del territorio, rispondendo all’appello lanciato dalla Protezione civile della Regione Lombardia per organizzare un gruppo di volontari esperti in strutture. Il loro compito sarà infatti quello di verificare l’idoneità statica sul posto degli edifici lesionati dal sisma e decidere quali potranno e decidere quali dovranno essere abbattuti e quali, invece, potranno essere ristrutturati o subito abitabili.
All’annuncio, messo on line sul sito dell’Ordine, hanno risposto davvero in tanti: in un solo giorno 30 ingegneri si sono messi in lista pronti a partire in qualsiasi momento, nel caso arrivassero nuove richieste da parte della Sala operativa regionale della Protezione civile.
Nella loro attività di verifica dell’agibilità non useranno strumenti particolari: “Conta l’esperienza”, racconta Bellù, uno dei veterani che tre anni fa ha passato parecchie settimane nell’Abruzzo terremotato, portando poi la sua testimonianza diretta e fotografica nelle scuole della Brianza: “Per fare una buona valutazione tecnica è importante quello che io chiamo l’occhiometro, l’insieme di occhio e mente che permette di esaminare le lesioni, le fessurazioni, lo stato del degrado di un edificio e di fare una diagnosi immediata e affidabile”.