Arcore, villa Borromeo a pezziL’allarme: «Danni irreparabili»

Le finanze scarseggiano, la villa Borromeo cade a pezzi e la Lega Nord chiede a Roma di mettersi una mano sul cuore. Lo scorso mese l'onorevole leghista Paolo Grimoldi, eletto nel collegio, ha presentato un'interrogazione al ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi.
Arcore, villa Borromeo a pezziL’allarme: «Danni irreparabili»

Arcore – Le finanze scarseggiano, la villa Borromeo cade a pezzi e la Lega Nord chiede a Roma di mettersi una mano sul cuore. Lo scorso mese l’onorevole leghista Paolo Grimoldi, eletto nel collegio, ha presentato un’interrogazione al ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi, il villasantese rettore della Cattolica di Milano, sollecitandolo a istituire un fondo speciale, eventualmente gestito da un comitato ad hoc. L’interrogazione richiede risposta scritta e per il momento sembra che non ci siano state garanzie da parte del Governo Monti.

L’obiettivo comunque è quello di salvare la villa da danni irreparabili velocizzando i progetti di recupero messi in calendario dall’attuale giunta, ritenuti dalla Lega poco tempestivi. Nel testo della sua interrogazione, Grimoldi dedica largo spazio alla descrizione della nostrana villa di delizia, citando i 179 balconi e terrazzi e l’annessa Cappella Vela. Spiega poi che «Nell’anno 2010 il Comune di Arcore ha realizzato un progetto definitivo di consolidamento (I lotto) concernente il rifacimento delle coperture, delle lattonerie, di alcune strutture voltate e solai, di alcune sale al piano terra».

Si tratta del progetto promosso dall’allora assessore Claudio Bertani finalizzato al recupero di un tassello della dimora, quello posteriore. Il progetto, spiega Grimoldi, prevedeva un importo di 2 milioni 700mila euro, 500 dei quali dovevano arrivare dalla partecipata del ministero, Arcus. «Ad oggi citato stanziamento di 500mila euro non sarebbe ancora stato erogato», precisa l’onorevole mettendo il dito nella piaga e spiega poi che l’attuale giunta ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 410mila euro per la progettazione nel 2013 e, nel 2014, 2 milioni 290mila euro per il restauro (compresi i 500mila di Arcus).

Troppo tardi forse per la bella villa Borromeo, dice Grimoldi. In chiusura il parlamentare lumbard sollecita il ministero a scongiurare il «depauperamento degli interni della dimora storica» e a istituire un fondo ad hoc. Intanto dell’argomento continuano a occuparsi i politici locali. Come riferisce il consigliere democratico Carlo Zucchi sul blog di partito: «Nei giorni scorsi è arrivata la conferma che il 28 luglio i consiglieri comunali potranno effettuare il sopralluogo della villa Borromeo.

Sono più di 30 anni che non entro nella villa, l’ultima volta fu durante un settembre arcorese per partecipare al torneo di scacchi, ora ci torno per verificarne lo stato e per capire come possiamo intervenire per tentare di restituirla ai cittadini di Arcore.
Valeria Pinoia