Monza– Ma quale crisi. Alle vacanze non si rinuncia proprio. Anche se l’apparenza è quella di non essere proprio soli attorno all’Arengario. Ma c’è una bella differenza tra le ferie e le vacanze. Le prime sono garantite a ogni lavoratore, le seconde a chi se le può permettere. Si scopre così che sono tanti i brianzoli che possono permettersele. Senza cambiare abitudini più di tanto. Stessa spiaggia, stesso mare. Anche se rispetto al 2011 aumentano le famiglie (dal 31 al 33%) che preferiscono rimanere a godersi il fresco del parco della Villa Reale. Il dato è evidenziato dall’indagine dell’ufficio studi della camera di commercio di Monza che ha rilevato come in Lombardia il 43% degli interpellati ha dichiarato di non recarsi in vacanza. Non rinuncia a mare e spiaggia il 57% dei lombardi, il 54% dei bergamaschi, il 45% dei varesini, il 60% dei milanesi e il 61% delle altre province lombarde. Con una sola eccezione: Monza. Qui il 67% andrà in vacanza e il 61 non cambierà abitudini mentre il 12% trascorrerà un periodo più breve nei luoghi di villeggiatura per una spesa media a famiglia di 1.164 euro.
Crisi sì, ma anche vacanzeI monzesi non rinunciano
Rispetto alla media lombarda del 57%, a Monza e Brianza il 67% degli interpellati dalla camera di commercio sceglie mari e monti. Eppure sono aumentate le famiglie che restano in città rispetto al 2011
