Monza Nasce all’ombra dell’Arengario lo smartphone che sfida i colossi della telefonia mobile. Parte dalla Stonex, sede legale a Monza e produttiva a Lissone, il rilancio italiano al settore che dopo il successo dello scorso dicembre dello smartphone Stx, ne ha messo a punto una nuova versione che promette – visti gli ordini già arrivati – di far sfondare alla Stonex i 35 milioni di euro di fatturato. Fondata nel 2010 dal giovane imprenditore monzese Davide Erba – noto anche per essere il presidente della Fiamma Monza – di appena 33 anni alcuni dei quali trascorsi nel Guangdong in Cina, la Stonex ha iniziato nel campo dei sistemi di rilevamento, ovvero con la progettazione e produzione di strumenti topografici di alta precisione. «Il know how sviluppato attraverso i nostri strumenti di rilevamento – ha spiegato Erba – è stato un fattore determinante per spingerci a tentare l’avventura in questo settore. Eravamo ben consapevoli dell’ottimo prodotto che avremmo messo in commercio e inoltre questo mercato ha ancora moltissimi margini di crescita. I nostri smartphone non hanno nulla da invidiare ai telefoni di marchi più blasonati, quello che però ci contraddistingue è di averli portati ad un prezzo accessibile (circa 249 euro, ndr). Ora sto notando che anche i nostri competitor stanno cercando di fare lo stesso». Ma la Stones guarda già avanti. «Intendiamo realizzare – ha proseguito Erba – un prodotto di qualità sempre crescente, restando fedeli alla nostra mission di garantirlo ad un prezzo accessibile, ma stiamo anche lavorando a un progetto che potrebbe somigliare all’iPad, ma di cui non posso ancora rivelare niente di più».
Luca Scarpetta
Lo smartphone made in Monzasfida i colossi della telefonia
È quello prodotto dalla Stonex che fa capo a Davide Erba. Giovane azienda (nata nel 2010) e giovane imprenditore (solo 33 anni) per una sfida proiettata nel futuro delle comunicazioni che promette nuovi, interessanti capitoli. Con un occhio di attenzione al portafoglio...
