Desio Fermata dal regolamento del Csi che non ammette ragazze nelle squadre di calcio maschili, attende gli esiti del ricorso presentato: «Mi sento distrutta, perché il calcio è tutto per me. Senza mi sento una nullità. Il mio sogno è giocare nel Milan femminile». È la vicenda di Giorgia Comizzoli, 14enne desiana, da otto anniportiere del locale Csd nel campionato Csi. Giorgia militava nella squadra da sempre e la convivenza con i compagni finora è stata ottima e assai gratificante, anche dal punto di vista dei risultati. Nella categoria 14-15 anni il regolamento del Csi non prevede la presenza di giocatori di sesso femminile, ma tutti avevano accettato finora la sua presenza in squadra, avversari compresi. Nel girone di ritorno, però, una squadra rivale, che all’andata aveva battuto i desiani, è stata bloccata sul pari da Giorgia e compagni, autori di una partita da incorniciare. Gli avversari, a questo punto, hanno fatto ricorso per la presenza di Giorgia in una squadra che sulla carta dovrebbe essere unicamente maschile. Quando ormai il campionato invernale era agli sgoccioli, il Csi ha così sanzionato la squalifica di Giorgia e la penalizzazione di dieci punti del team del Csd.
“Giorgia quella sera ha pianto per due ore senza smettere e la notte non ha dormito – confida Norma Verderame, madre del giovane portiere – Abbiamo fatto ricorso al Csi e ora aspettiamo la risposta. Chiediamo che Giorgia quantomeno termini il campionato insieme ai suoi compagni. Lo merita la loro amicizia, bella e pulita, e lo meritano l’impegno e la sportività con cui si sono sempre confrontati sul campo e nella vita con i loro coetanei».
Lamberto Motta
Ragazzina in porta da otto anniMa per il Csi non può giocare
Giorgia, 14 anni, portiere del Csd Desio fermata dal regolamento del Csi che non prevede la presenza di ragazze nelle squadre di calcio, chiede di continuare con la sua passione e attende gli esiti del ricorso
