Besana: una bolletta da 1 centesimo Dovrà spendere un euro per pagarla

Deve pagare una bolletta dell’acqua da un centesimo. Ad Amiacque. Lo farà settimana prossima, quando si è visto recapitare la bolletta ha pensato a uno scherzo. «Sempre meglio che una cifra da capogiro, visti i tempi– commenta Alberto Felice Vergani– ma è davvero ridicolo quello che mi si chiede di versare».
La bolletta Amiacque  da 1 centesimo
La bolletta Amiacque da 1 centesimo

Deve pagare una bolletta dell’acqua da un centesimo. Ad Amiacque. Lo farà settimana prossima, senza battere ciglio, anche se ammette che quando si è visto recapitare la bolletta ha pensato a uno scherzo. «Sempre meglio che una cifra da capogiro, certo, visti i tempi, poi– commenta Alberto Felice Vergani– ma è davvero ridicolo quello che mi si chiede di versare. Spenderò almeno un euro in commissione all’ufficio postale». L’uomo, sessantaquattro anni, casa in via Lodovico Ariosto a Montesiro, ha ricevuto la “bolletta pazza” a fine agosto. Ad aprile ne aveva ricevuta una da 140 euro, e controllando si era accorto che c’era stato un errore nella lettura del contatore, ancora intestato alla mamma Carla, scomparsa tempo fa: gli veniva addebitato il consumo di 99 metri cubi di acqua in più.

La contestazione

Allora si era rivolto allo sportello Amiacque aperto in municipio al venerdì mattina e aveva chiesto di poter cambiare intestatario del contatore, e che il prossimo bollettino non fosse più intestato alla madre ma a lui. Il 30 agosto Vergani riceve due bollette: una sua, che ancora conteggia quei 99 metri cubi in eccesso, e l’altra, da un centesimo, intestata alla madre. «Quando ho ricevuto la bolletta – racconta Vergani – ho pensato a un errore: mi chiedono un euro per chiudere un contratto di fornitura dell’ acqua? Purtroppo non mi possono addebitare il centesimo sulla mia prossima bolletta, perché questa che ho appena ricevuto è ancora intestata a mia mamma. La pagherò. Non voglio certo rischiare di vederla ritornare tra qualche anno appesantita da varie more».

«Comunque pagherò»

Così, per non incappare in solleciti e spese aggiuntive, settimana prossima, come detto, con la bolletta in una mano e il centesimo di euro nell’altro, Vergani andrà all’ufficio postale per saldare il suo conto. E si troverà a pagare almeno cento volte tanto, un euro, per portare a termine la commissione. «Non avrei certo voluto pagare di più – dice Vergani – ma per corrispondere il centesimo che mi è stato richiesto, mi toccherà pagare un euro per il versamento. Non è ridicolo tutto questo? Io credo di sì».

Le code sono finite

E le code allo sportello Amiacque? «E’ stato un caso eccezionale». Così spiega la responsabile delle relazioni utenti di Amiacque ad Adiconsum Brianza in merito alla lunga fila fuori dallo sportello (in municipio) lo scorso 19 luglio. «Abbiamo avuto necessità di recuperare dati fiscali e di sollecitare i pagamenti di fatture insolute. Questo ha comportato un sovraccarico di lavoro che ha provocato una congestione allo sportello comunale».