Busnago soccorso in prima linea contro l’influenza suina: il racconto delle missioni

Busnago soccorso in prima linea nei casi di influenza suina: cinque interventi in una settimana per il team della respirazione extracorporea a sostegno di pazienti contagiati dal virus AH1N1. Ecco il racconto delle missioni.
Busnago soccorso in prima linea contro l’influenza suina:  il racconto delle missioni

Busnago soccorso è in prima linea per intervenire su pazienti colpiti da influenza suina. Nel giro di una settimana, «cinque attivazioni da record per l’Ecmo team di Busnago soccorso e dell’ospedale San Raffaele di Milano». Ecco il racconto delle quattro più complesse. La prima è arrivata il 18 gennaio, quando l’intervento è avvenuto presso «l’ospedale di Sondrio per impiantare la circolazione extracorporea a un 65enne colpito da polmonite AH1N1». Attivazione simile, il giorno successivo a Castellanza (Varese), per un paziente di 40 anni.

Ma «ciò che ha dell’incredibile» è la doppia missione portata a termine il 21 gennaio. Durante il pomeriggio di mercoledì, «l’equipe Ecmo dell’ospedale San Raffaele di Milano è stata attivata per intervenire su un paziente di 60 anni affetto da polmonite bilaterale H1N1 ricoverato presso l’ospedale di Desenzano». Stabilizzato il paziente, una seconda richiesta di intervento è pervenuta dall’ospedale di Pieve di Coriano (Mantova). Questa volta, l’emergenza riguarda un uomo di 55 anni affetto da miocardite e in imminente pericolo di vita. «Non si perde tempo, l’equipe sanitaria si sdoppia: un medico e un perfusionista rimangono in rianimazione a Desenzano in attesa di una seconda ambulanza di terapia intensiva per centralizzare il paziente al San Raffaele, mentre il resto del team di posizione su Pieve di Coriano».

Ma non è finita qui: «In pochi minuti la centrale operativa di Busnago soccorso attiva la procedura presso la Presidenza del consiglio dei Ministri per ottenere un elicottero HH-139 dell’Areonautica militare che atterra, in meno di un’ora e con condizioni meteo proibitive, nei prati a ridosso dell’ospedale di Pieve». Dopo meno di 40 minuti, il paziente è al San Raffaele in condizioni gravi ma stabili. Numerose le risorse coinvolte: un’automedica, 2 ambulanze di terapia intensiva Ecmo, 2 infermieri, un perfusionista, 4 medici e 6 soccorritori. Il tutto, con la massima tempestività grazie all’organizzazione di Busnago Soccorso.

Ma anche grazie al supporto logistico assicurato da chi l’associazione ha voluto «ringraziare sentitamente: le prefetture di Milano e Mantova, la Polizia stradale di Milano, Verona e Mantova e Padova, la Presidenza del consiglio, l’Areonautica militare e i Vigili del fuoco di Mantova». Busnago Soccorso ha istituito l’Ecmo team nel 2010, in collaborazione con il San Raffaele di Milano. «L’Ecmo (extracorporeal membrane oxygenation) è una tecnica che consente al paziente di mettere a riposo cuore e polmoni in attesa che le cause di insufficienza cardiaca e polmonare si risolvano o vengano risolte, già efficacemente impiegata in occasione dell’epidemia di aviaria nel 2009».