Procuratore capo e presidente del Tribunale: ecco i candidati per Monza

Le poltrone di procuratore capo e presidente del Tribunale di Monza sono vacanti. Ecco i nomi dei magistrati candidati a sostituire rispettivamente Corrado Carnevali e Anna Maria Di Oreste
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Monza Tribunale Fabrizio Radaelli

La giustizia monzese cerca un capo. Anzi, due. Il procuratore della Repubblica Corrado Carnevali e la presidente del Tribunale Anna Maria Di Oreste hanno lasciato i loro uffici per andare in pensione e al loro posto, per il momento, come facente funzione, ci sono il procuratore aggiunto Luisa Zanetti e il giudice Giuseppe Airò. Ma è già partita la corsa che porterà alla nomina dei sostituti e si fanno i primi nomi dei papabili.

La decisione del Csm, il Consiglio superiore della magistratura, non sembra imminente: ci vorrà probabilmente almeno ancora qualche settimana. Lo stato di avanzamento della pratica relativa al capo dei pm fa pensare che il primo nome che arriverà sarà quello del nuovo procuratore. Per il posto che fu di Carnevali la più quotata sembra proprio la sua attuale sostituta, Luisa Zanetti, anche se tra i concorrenti, tra i magistrati che si sono fatti avanti, c’è qualche nome noto che potrebbe dare del filo da torcere.

Nella lista degli aspiranti procuratore ci sono, infatti, Fabio Salamone, procuratore aggiunto alla Procura di Brescia, noto per aver indagato negli anni 90 Antonio Di Pietro (procedimenti archiviati dal gip), Giorgio Reposo, procuratore capo a Biella, Massimo Meroni, procuratore aggiunto a Bergamo, Carmelina Pugliese, sostituto procuratore nella stessa città, Pierina Consoli, sostituto procuratore generale della Corte di appello di Salerno, Silvio Franz, pm della Procura di Genova che si occupò, tra l’altro della morte di Carlo Giuliani in occasione dei disordini per il G8 nel luglio 2001.

Ma c’è anche il sostituto procuratore di Palermo Antonino Di Matteo, noto per le sue indagini su Cosa Nostra e attualmente impegnato nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Toccherà alla quinta commissione del Csm, quella che si occupa degli incarichi direttivi, scremare l’elenco dei candidati e sceglierne, in base a una serie di elementi tra cui il parere del Consiglio giudiziario (il “Csm locale” delle Corti di appello) e il fascicolo personale, uno o solitamente una rosa di al massimo tre persone da proporre al plenum dell’organo di autogoverno dei magistrati.

Una procedura che dovrà essere seguita anche per quanto riguarda la nomina del nuovo presidente del Tribunale di piazza Garibaldi. Tra i nomi dei candidati, in questo caso, c’è Laura Cosentini, presidente della sesta sezione civile del Tribunale di Milano, quella che si occupa di intermediazione finanziaria e contratti di Borsa, uno dei nomi più quotati secondo i rumors di Palazzo di Giustizia.

Aspirano allo stesso posto, però, anche Cesare De Sapia, anche lui magistrato in servizio a Milano, presidente della terza sezione civile, dedicata alle esecuzioni mobiliari e immobiliari, Claudio Miele, presidente della quarta sezione civile del Tribunale di Monza (famiglia e successioni). Tra gli altri, tuttavia, gira anche il nome di Giovanna Ichino (sorella del giuslavorista Piero, senatore del Pd) appena rientrata nei ranghi dopo un incarico alla Scuola superiore della magistratura dopo essere stata presidente di sezione penale a Milano. Ma si parla anche di Pietro Martello, presidente della sezione lavoro del Tribunale di Milano.