Seregno: arrestato lo stalker che ha perseguitato la ex e l’ha costretta a cambiare città

È stato arrestato l’uomo che, dopo la fine della relazione in rapporti apparentemente normali, si è trasformato in stalker perseguitando la ex per sette mesi: lei ha cambiato numero di telefono e città, ma lui l’ha trovata al lavoro. La donna ha denunciato sempre tutto ai carabinieri e il 9 febbraio il Gip ha disposto il carcere.
Stalking
Stalking

All’inizio sembrava un addio come tanti. Quando una storia d’amore finisce, ognuno va per la sua strada e si torna amici, o quasi, come prima. Una situazione che lui, un disoccupato di Bollate di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, in realtà non ha mai accettato e in poche settimane da ex si è trasformato in stalker.

Telefonate a ogni ora del giorno e della notte, veri e propri pedinamenti, non ha esitato nemmeno a presentarsi sul luogo di lavoro della sua ex amata. Lei, un’operaia di 33 anni residente a Seregno, alla fine ha addirittura cambiato città. Una situazione invivibile proseguita per sette lunghi mesi dall’agosto del 2017 sino al febbraio scorso, quando il giudice per le indagini preliminari di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dello stalker.

Sulla scrivania del tribunale erano arrivate decine di denunce da parte della donna, che nonostante l’esasperazione ha sempre fatto la cosa giusta: rivolgersi ai carabinieri della compagnia di Seregno. Eppure inizialmente la rottura col bollatese non era stata così traumatica. I due si erano lasciati come normali ex fidanzati e sembrava che il trentaduenne fosse tornato alla propria vita. Ad agosto qualcosa è cambiato. Lui ha iniziato a tempestarla di telefonate, sms, messaggi via Whatsapp. Richieste disperate di riallacciare una relazione ormai arrivata al capolinea. Un’insistenza diventata nel tempo una vera e propria persecuzione.

Lei l’ha denunciato ed è stata costretta persino a cambiare numero di telefono cellulare. Impossibilitato ad avere un contatto a distanza, il trentaduenne si è presentato direttamente sotto casa. Notte, giorno, non ha perso occasione per far sentire e soprattutto “pesare” la propria presenza suonando al citofono o al portone d’ingresso.

Episodi tutti segnalati alla locale Arma dei carabinieri. La donna disperata ha deciso infine di andare ad abitare nel milanese, nella speranza che lui non la ritrovasse. Purtroppo per lei un legame lungo mesi mette a nudo la propria vita privata e lui ricordava benissimo dove lavorava. Qui l’ha raggiunta ed è andata in scena l’ennesima sfuriata. La seregnese ha continuato a denunciarlo e finalmente il 9 febbraio, alle porte di San Valentino, il Gip del tribunale di Monza ha disposto il trasferimento in carcere per lo stalker.

L’ordinanza gli è stata notificata dai carabinieri di Seregno, gli stessi che nei mesi hanno sempre raccolto la disperata voce della donna, mai rimasta sola.