«Ad Arcore ci fu prostituzione minorile»: ricorso in Cassazione

Il sostituto procuratore di Milano Piero De Petris ha presentato il ricorso con cui chiede alla Cassazione di annullare la sentenza con cui i giudici di secondo grado lo scorso luglio hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby
«Ad Arcore ci fu prostituzione minorile»: ricorso in Cassazione

La procura di Milano insiste: nelle cene di Arcore ci fu prostituzione minorile, quella di Ruby, nome d’arte di Kharima El Mahroug. Il sostituto procuratore di Milano Piero De Petris ha presentato il ricorso con cui chiede alla Cassazione di annullare la sentenza con cui i giudici di secondo grado lo scorso luglio hanno assolto Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Il ricorso, circa 60 pagine, è stato depositato questa mattina nella cancelleria centrale penale della Corte d’Appello. .

L’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi era stato condannato a sette anni di reclusione e interdizione perpetua per concussione per costrizione e prostituzione minorile nell’ambito nel processo Ruby. Era la sentenza in primo grado dei giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, presieduto da Giulia Turri.

“È una sentenza al di fuori della realtà e dai fatti processuali”, aveva commentato l’avvocato Nicola Ghedini, difensore di Berlusconi, fuori dal tribunale di Milano.

La condanna per lo scandalo “Rubygate” si era imposta come ’breaking news’ sui media di tutto il mondo, dai britannici Bbc e Financial Times, dal Wall Street Journal allo spagnolo El Mundo fino al tabloid tedesco Bild e al francese Le Figaro.