La Panem di Muggiò è salva dopo una trattativa fiume: azienda ceduta a iGreco

La Panem è salva. Un’estenuante trattativa, che ha avuto momenti in cui tutto sembrava potesse finire nel baratro, si è, invece, conclusa con l’accordo per l’amministrazione straordinaria dell’azienda a carico di iGreco. Soddisfatti i lavoratori di Muggò.
L’ingresso della Panem di Muggiò
L’ingresso della Panem di Muggiò

La Panem è salva. La notizia, arrivata da Roma , ha fatto esplodere l’entusiasmo dei dipendenti che trepidavano negli uffici di via Pavia, a causa di un’estenuante trattativa che ha avuto momenti in cui tutto sembrava potesse finire nel baratro e che si è, invece, conclusa con l’accordo per l’amministrazione straordinaria dell’azienda a carico di iGreco. Un finale sofferto, a cui si è giunti con estrema fatica. Ancora mercoledì, infatti, dal Ministero dello Sviluppo economico era arrivata un’altra fumata nera: tutti fermi sulle proprie posizioni, con la famiglia Novelli indisponibile a cedere le quote, iGreco in attesa e i funzionari del Mise a mediare insieme al cda con l’incombente dead-line del 31 dicembre sulla testa, come la spada di Damocle.

Trattative frenetiche, serrate, per evitare il disastro di un fallimento con la perdita di 500 posti di lavoro, ma che ancora nella serata di mercoledì non avevano sbloccato la situazione, tanto da convincere il Mise a tenere aperto il tavolo anche per il giorno successivo senza escludere «soluzioni straordinarie a garanzia dell’occupazione e delle attività produttive».

Uno spiraglio, questo, che con il trascorrere delle ore è diventata la breccia attraverso la quale far capitolare la fortezza dei Novelli: preso atto, infatti, dell’ennesima risposta negativa della famiglia di cedere le proprie quote, il cda ha proceduto ad un atto di straordinaria amministrazione, unica via possibile per assicurare la sopravvivenza dell’azienda, perciò ecco la svolta nella giornata di giovedì quando è stata realizzata la cessione dell’intera azienda al Gruppo iGreco, «garantendo la continuità di tutti i rapporti di lavoro – hanno sottolineato Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil – in questo modo sono stati messi in sicurezza il futuro dell’azienda e l’occupazione».

Alla notizia dell’avvenuto cambio della guardia, i dipendenti di Panem che attendevano all’interno dell’azienda in via Pavia, si sono lasciati andare in un brindisi liberatorio per un esito che appariva tutt’altro che scontato. È il primo passo per ricostruire un futuro: nei prossimi giorni il nuovo management dovrà comunicare i versamenti dei compensi ai lavoratori, poi nel mese di Gennaio la nuova proprietà e i sindacati inizieranno il confronto sul Piano Industriale relativamente a Nuova Panem. Prima, però, ancora qualche giorno di serenità per i dipendenti: «Stasera – commentavano giovedì – è una bella sera».