Esuberi alla Cifa di Senago I lavoratori in sciopero

I 300 dipendenti della Cifa, colosso industriale nel settore delle macchine e degli impianti per la lavorazione del calcestruzzo, hanno contestato così la volontà della proprietà di tagliare 75 posti di lavoro nel sito produttivo di Senago. Gli esuberi coinvolgerebbero anche gli stabilimenti di Zanica e Castiglione delle Stiviere.
IL presidio davanti ai cancelli
IL presidio davanti ai cancelli Fabio Cavallari

Due ore di sciopero davanti alla sede di Senago. In questo modo i 300 dipendenti della Cifa, colosso industriale nel settore delle macchine e degli impianti per la lavorazione del calcestruzzo acquisita negli anni scorsi dai cinesi della Zoomlion Heavy Industry , hanno contestato la volontà della proprietà di tagliare 75 posti di lavoro. Gli esuberi, comunicati come un fulmine a ciel sereno nei giorni scorsi, coinvolgerebbero tutti i settori e anche gli stabilimenti di Zanica nel bergamasco e di Castiglione delle Stiviere nel mantovano. Le ragioni di questa scelta sono dovute alla perdita economica registrata dalla componente italiana del gruppo, causata da una contrazione notevole dei margini in particolare sulle pompe autocarrate, prodotto di punta di Cifa. Da qui l’intenzione a trasferire in Cina la produzione di alcuni modelli in modo da ridurne il costo e realizzare margine. La trattativa sindacale si preannuncia lunga e difficile.