Tutti per Stefano Borgonovo Nel 17 marzo dei suoi 50 anni

Il mondo del calcio e anche quello della politica ricordano Stefano Borgonovo che il 17 marzo avrebbe compiuto 50 anni. Tanti i messaggi alla Fondazione di amici e ammiratori, la telefonata di Matteo Renzi. E la decisione di Como, che dedicherà al calciatore il piazzale davanti allo stadio.
Calcio, Stefano Borgonovo
Calcio, Stefano Borgonovo archivio

«Dopo mesi di attesa, sono finalmente felice di aver ricevuto questa notizia e come me penso lo siano tutte le persone che hanno caldeggiato l’iniziativa». Chantal Borgonovo ha commentato così la comunicazione ricevuta da Mario Lucini, sindaco di Como, che l’ha informata che non vi sono più ostacoli burocratici per intitolare il largo davanti all’ingresso principale dello stadio Sinigaglia di Como al marito Stefano Borgonovo, l’ex calciatore professionista deceduto lo scorso 27 giugno a causa della sclerosi laterale amiotrofica, che proprio il 17 marzo avrebbe compiuto 50 anni.

«Purtroppo – ha continuato – non c’è stato il preavviso necessario per organizzare la cerimonia d’intitolazione il 17 marzo, ma presto vedrò il sindaco per definire un grande evento di musica e sport».

Il presidente del consiglio – Il cinquantesimo compleanno dello sfortunato centravanti, che nella sua carriera ha vestito le maglie di Como, Sambenedettese, Fiorentina, Milan, Pescara, Udinese e Brescia, vincendo una Coppa dei campioni, una Supercoppa europea ed una Coppa intercontinentale con il Milan nel 1989-’90, è stato ricordato anche dal premier Matteo Renzi, grande tifoso della Fiorentina, che in mattinata ha chiamato la vedova Chantal, esprimendo solidarietà alla famiglia.

«Mi ha colta di sorpresa – ha commentato Chantal – Mi ha fatto un enorme piacere che una persona così impegnata abbia avuto un pensiero per mio marito ed i miei cari».

Gli amici – Sul sito internet www.fondazionestefanoborgonovo.it (vai), invece, gli amici, i conoscenti e semplici ammiratori hanno commemorato Borgonovo. Ad inviare un loro pensiero per l’occasione sono stati Enrico Annoni, praticamente un fratello per Stefano, il presidente della Fifa Joseph Blatter, il presidente dell’Uefa Michel Platini, gli ex colleghi, compagni di squadra o allievi Paolo Rossi, Massimiliano Allegri, Dejan Savicevic, Filippo Inzaghi, Marco Materazzi, Philipp Lahm, Simone Farina ed Alessandro Bastrini, gli allenatori o ex allenatori Arrigo Sacchi, Aldo Agroppi e Walter Mazzarri, il giornalista Gianluca Di Marzio ed il comico Leonardo Pieraccioni.

«Ricordo quando si andava in pizzeria con le nostre fidanzate – ha confidato Annoni – non avevamo mai una lira in tasca e, quando arrivava il conto, dovevamo fare la colletta con le cento lire per riuscire a pagare e non fare figuracce! Questo è uno degli episodi che porto e porterò sempre con me. Tanti auguri amico mio».