Formula 1, quale futuro per il Gp a Monza? Todt: «Deluso». Domenicali: «Serve un ritorno economico»

Un futuro tutto da scrivere il il Gp di Formula 1 di Monza. A minacciare tempesta per l’appuntamento monzese sono il capo della Fia, Todt («sono deluso») e quello della Formula 1 Domenicali («serve un ritorno economico»).
Il passaggio della Pattuglia acrobatica nazionale sull’autodromo di Monza (foto Edoardo Terraneo)
Il passaggio della Pattuglia acrobatica nazionale sull’autodromo di Monza (foto Edoardo Terraneo)

Quale futuro per il Gp di Monza? Se lo chiedono in tanto in primis gli stessi organizzatori del Mondiale di Formula 1. Perché va bene che l’autodromo monzese festeggerà il prossimo anno i 100 anni di vita. Ma le difficoltà economiche in cui si dibatte da tempo non permettono, al momento, di guardare in maniera rosea il futuro. e lo scarso pubblico del weekend 2021, le polemiche per il caro biglietti e le norme Covid hanno annacquato il grande spettacolo offerto in pista da piloti e scuderie.

A certificare che qualcosa non funzioni correttamente sono due ex team principal della Ferrari, oggi al vertice del mondo dell’automobilismo. Il presidente della Fia, la Federazione interazionale dell’automobilismo, Jean Todt, è stato Intervistato dalla Gazzetta dello Sport. E non le ha mandate a dire: «Perché così poco pubblico a Monza? Durante le qualifiche di venerdì sono rimasto deluso guardando le tribune. Sarei deluso se non ci fosse almeno una gara in Italia nel calendario di Formula 1 dei prossimi anni. Ma è una domanda da rivolgere a Stefano Domenicali».

Proprio Domenicali, ceo della Formula 1 1 targata Liberty Media, aveva affrontato nei giorni scorsi lo stesso argomento, avanzando anche lui dei dubbi sul futuro del GP Italia: «Stiamo discutendo con gli organizzatori proprio per capire come rilanciare il gran premio. Faccio fatica a pensare a una Formula 1 senza Monza, però gli eventi sono anche business e deve esserci un ritorno economico che li giustifichi».