Addio ad Antonio Magni, il decano degli arbitri di Seregno: aveva 93 anni

Si è spento in una rsa di Arosio Antonio Magni, 93 anni: per anni colonna dell’Aia, Associazione italiana arbitri di Seregno.
Seregno - Da sinistra, Cristian Brasi, Antonio Magni, Santino Aceti e Genesio Cesana
Seregno – Da sinistra, Cristian Brasi, Antonio Magni, Santino Aceti e Genesio Cesana Paolo Colzani

Si è spento ad Arosio, nella Fondazione Borletti Onlus, residenza socio-assistenziale che lo accoglieva da qualche anno e di cui in passato era stato prima direttore e poi vicepresidente, fino a diventarne nel 2013 presidente onorario, Antonio Magni, classe 1927, il più anziano tesserato della sezione di Seregno dell’Aia.

Nato a Vimercate, Magni era un personaggio conosciutissimo ad Arosio, dove per 16 anni aveva ricoperto l’incarico di sindaco ed era stato anche presidente della locale società di pallacanestro. La sua esperienza nel settore arbitrale era cominciata nel 1948 e lo aveva portato a calcare i campi del campionato semiprofessionistico, l’attuale serie D, e poi a lavorare come osservatore in serie C. Della sezione di Seregno era stato tra l’altro anche presidente per 12 anni, quelli tra il 1978 ed il 1990, mentre nel 2004 era stato nominato presidente onorario.

«Si arbitra bene solamente se si frequenta la sezione» aveva raccomandato Magni quando, all’indomani della cena natalizia associativa del 2018, aveva ricevuto alla Fondazione Borletti Onlus la visita del direttivo sezionale, guidato dall’attuale presidente Cristian Brasi. Durante quell’incontro, a Magni fu consegnata una spilla d’oro con il tricolore, per i suoi 70 anni di appartenenza all’Aia, e fu scattata una fotografia diventata storica, con il festeggiato e Brasi accanto a Santino Aceti e Genesio Cesana, altri due tesserati che si sono sobbarcati l’onere della presidenza. «Sono felice di essere qui con voi. Sono tesserato da più di 70 anni ed in questo lungo periodo ho capito che la cosa più importante è lavorare insieme» sottolineò invece Magni lo scorso 9 novembre, quando volle presenziare al momento celebrativo per il novantesimo di fondazione della sezione, ospitato dalla sala Gandini di Seregno, a posteriori il suo ultimo contatto con un ambiente al quale si è sempre dedicato con impegno.

«È stato per me, per i presidenti che mi hanno preceduto e per tutti gli associati -ha spiegato Cristian Brasi- un modello, una guida, un punto di riferimento sicuro in ogni momento di difficoltà. Travolgente con la sua indomita passione, capace di consigliarci, di richiamarci al nostro dovere, di spronarci in ogni momento alla dedizione verso il nostro ruolo».