#Morosininpista: a Singapore venne il giorno di Vettel e Leclerc

La Mercedes era data per favorita, invece la Rossa piazza un uno-due micidiale. La sorpresa è la resurrezione di Vettel, avvantaggiato nel cambio gomme in cui è stato chiamato per primo
Leclerc e Vettel: doppietta a Singapore
Leclerc e Vettel: doppietta a Singapore

Uno-due: la Ferrari sferra un colpo alle attese Mercedes data per favorita nel GP di Singapore. Una pista cittadina, una gara in notturna che Lewis Hamilton in cuor suo pensava di vincere. Invece proprio il GP di Singapore ha riservato due sorprese, anzi tre: la resurrezione di Sebastian Vettel, la débacle della Mercedes, la doppietta della Ferrari che non ne realizzava una da due stagioni.

Tre vittorie consecutive, e forse sarebbero state anche tre per Charles Leclerc se la Ferrari lo avesse chiamato per primo al cambio gomme. È toccato invece a Vettel, questa occasione: un fatto che mi ha suscitato il sospetto che la squadra abbia voluto aiutare, stavolta, il pilota tedesco dopo la polemica di Monza. Devo dire che Leclerc è stato sempre dietro Vettel, non lo ha mai attaccato (e non ha mai dato l’impressione di farlo) pur essendosi portato numerosissime volte a portata di DRS: in altre parole mi è sembrato più veloce del tedesco, ma è stato corretto nel restituire a Vettel l’aiuto che il tedesco aveva sostenuto di avergli dato nella qualifica del GP d’Italia. Ora fra Vettel e Leclerc siamo pari e patta, e da domani, cioè dal 29 settembre in Russia, ognuno dei due piloti Ferrari potrà fare il proprio gioco. Sempre nell’interesse della Scuderia. Ma il vertice Ferrari sa già che Charles Leclerc è il pilota su cui puntare sia perché alla fine del mondiale mancano sei gare e il secondo posto (ma anche il primo non è aritmeticamente assegnato) è a soli 31 punti; sia perché una posizione di prestigio darebbe a Leclerc un incentivo morale fortissimo per la stagione futura.

La sconfitta della Mercedes è stata umiliante, visto che al terzo posto si è classificato Verstappen con la Red Bull Honda. Una buona gara quella dell’olandese, che non aveva però la macchina per insidiare le Ferrari. Strategia sbagliata, quella della Mercedes, che ha tenuto troppo in pista Hamilton con gomme rosse. Probabilmente, il muretto tedesco ha tentato la carta di una possibile safety car per annullare il vantaggio che le Ferrari stavano prendendosi. Ma la safety car, la prima delle tre della gara, è arrivata troppo tardi, quando ormai per Hamilton e Bottas il podio era sfumato. In Russia la Mercedes avrà sicuramente una reazione. La squadra tedesca ha risorse tecniche ed economiche notevoli.

La curiosità del GP di Singapore arriva da Kevin Magnussen che con la Haas ha ottenuto il miglior tempo sul giro. Ma essendo giunto 17esimo al traguardo non prende il punto addizionale che spetta solo a chi entra fra i primi dieci.