Vimercate, Sinistra Italiana scettica sull’arrivo di Progroup nell’ex Ibm: nuovi posti di lavoro poca cosa rispetto all’area

«Sempre meglio di niente si dirà - spiega li coordinamento provinciale -ma da qui ai toni trionfalistici ne passa. Inoltre due interrogativi bisognerebbe porseli, ovvero: saranno posti di lavoro nuovi o frutto di mobilità da altre sedi, quindi interaziendali? Ed ancora, che fine faranno le piccole aziende che lì operano? Al momento ovviamente nessuna risposta»
Vimercate area ex ibm progroup rendering
Vimercate area ex ibm progroup rendering Michele Boni

Sinistra Italiana non condivide l’arrivo di Progroup nell’ex area Ibm di Velasca. Il coordinamento provinciale di SI guidato da Giovanna Amodio e Alessandro Meani fa le pulci al futuro insediamento dell’azienda tedesca specializzata nella lavorazione di cartone ondulato.

« Noi pensiamo che quando una multinazionale seppur all’avanguardia per sostenibilità ambientale nelle sue produzioni e che nella mission aziendale fornirebbero “medio-piccoli produttori di imballaggi presenti nell’Europa centrale, che non producono per sé la materia prima, ovvero il cartone, chiede ad un Comune di potersi insediare sul proprio territorio costruendo tre nuove strutture si possa essere moderatamente soddisfatti perché porta occupazione e posti di lavoro ma non ci si può far prendere da facili entusiasmi come invece sta accadendo – ha chiosato Sinistra Italiana -. I posti di lavoro promessi saranno poco più di 60 per Progroup AG e circa 140 per le altre due aziende di lavorazione del cartone. Se consideriamo che in quell’area c’erano più di 3000 addetti in attività produttive Hi-Tech tanto da essere considerata la Silicon Valley della Brianza, e che al momento vi sono limitate attività produttive, i posti promessi ci paiono poca cosa. Sempre meglio di niente si dirà ma da qui ai toni trionfalistici ne passa. Inoltre due interrogativi bisognerebbe porseli, ovvero: saranno posti di lavoro nuovi o frutto di mobilità da altre sedi, quindi interaziendali? Ed ancora, che fine faranno le piccole aziende che lì operano? Al momento ovviamente nessuna risposta».

In realtà Progroup in sede di presentazione del progetto ha parlato chiaramente di nuove assunzioni e non di trasferimento di personale dagli altri due siti produttivi presenti in Italia. Sinistra Italiana guarda però anche all’impatto ambientale dell’opera che prevede tra l’altro la costruzione di tre edifici alti 39 metri ciascuno.

«Per quanto riguarda l’ambiente avremmo auspicato una maggiore attenzione in quanto nell’area è prevista la costruzione di nuove strutture tra cui una torre oltre all’impatto sulla viabilità. Perché se è vero che si usa cartone da riciclo e dunque sostenibile, è anche vero che per “fornire i produttori dell’Europa Centrale” il cartone verrà trasportato su gomma generando secondo le stime un traffico di 120 Tir al giorno che si muovono in un’area come quella di Velasca Vimercate Nord con l’attuale svincolo stradale che finisce nella tangenziale per poi gettarsi nell’attraversamento dei Comuni limitrofi – ha concluso Sinistra Italiana -. E qui interviene il problema degli sviluppi viabilistici futuri. Come si sa l’area è interessata dal completamento di Pedemontana che proprio su Velasca prevede la creazione di un grande svincolo che collegherebbe Vimercate a Dalmine e quindi all’ autostrada Milano-Venezia e Verona- Brennero verso nord e verso est».