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Stangata bollette: la soluzione di Enerxenia

Enerxenia affronta il tema del rincaro delle bollette e spiega la politica aziendale dei prezzi.
giovanni perrone, amministratore delegato enerxenia acel energie
giovanni perrone, amministratore delegato enerxenia acel energie

“Enerxenia non ricava nulla dall’impennata dei prezzi nelle bollette: i margini, come quelli di tutti gli operatori, sono sempre gli stessi”. A renderlo noto è la stessa azienda.

L’esempio portato è di una bolletta del gas che nei primi 9 mesi del 2021 ha compreso, oltre al consumo, i costi dell’acquisto della materia prima (il gas naturale, 33%), le imposte (29%), i costi di attività connesse al settore (3%), il trasporto (14%), l’attività di commercializzazione al dettaglio del fornitore (5%).

“Qui – spiega Giovanni Perrone, amministratore delegato di Acel Energie/Enerxenia – occorre chiedersi se il fornitore offre dei servizi adeguati o mette a disposizione degli sportelli sul territorio, un numero verde che risponde dall’Italia, dei canali di contatto digitali. È importante mettere a fuoco la qualità del servizio e scegliete il fornitore che offre il livello più alto. Lo stesso discorso vale per l’energia elettrica. La differenza non la fa il prezzo, bensì il servizio, a partire dalla prossimità e dalla presenza territoriale. Noi abbiamo 21 sportelli nelle aree in cui operiamo. Poi certo, conta anche la proposta commerciale”.

“Come Enerxenia – contunua Perrone – abbiamo messo a punto una tariffa nuova denominata “Mia Cashback”, particolarmente efficace nel proteggere le famiglie dai rincari. Si tratta di una tariffa fissa per due anni che prevede un bonus di 150 euro all’atto della sottoscrizione: secondo la stima degli uffici studi, limita gli effetti di un rincaro medio intorno ai 247 euro”.