Spiraglio per la Agrati di Collegno Posti anche a Veduggio e «cassa»

La direzione della Agrati ha presentato ai sindacati un piano per rendere meno drammatica la chiusura del sito di Collegno. La Fiom chiede i contratti di solidarietà
Lo sciopero dei lavoratori Agrati di Veduggio in solidarietà ai colleghi piemontesi
Lo sciopero dei lavoratori Agrati di Veduggio in solidarietà ai colleghi piemontesi Elena Sandre

Uno spiraglio per gli 82 lavoratori della Agrati di Collegno, azienda che fa capo al Gruppo di Veduggio con Colzano e destinata alla chiusura secondo quando reso noto con una decisione choc. L’azienda avrebbe presentato un nuovo piano che prevede la ricollocazione di trenta lavoratori piemontesi tra gli impianti di Veduggio con Colzano, Vercelli, Chambery,, altri quattro in aziende della provincia di Torino, una decina a Trezzo d’Adda in aziende non del gruppo Agrati, la mobilità incentivata per chi può raggiungere la pensione e un incentivo per quanti decidessero di uscire. Tra le proposte riferite ai sindacati anche un piano di riqualificazione della durata di un anno. Nel frattempo verrebbe chiesta la cassa integrazione per cessata attività. Da quanto si è appreso, la Fiom Cgil avrebbe definita poco praticabile la ricollocazione dei lavoratori in siti così lontani, e chiesto di cambiare la richiesta di cassa integrazione con i contratti di solidarietà.