Monza: i lavoratori della Steril Milano chiedono di essere licenziati

La ditta è fallita e sono senza stipendio da tre mesi, senza nemmeno poter avere l’indennità. Per questo i lavoratori della Steril Milano di Monza chiedono di essere licenziati.
Steril Milano in via Pompei
Steril Milano in via Pompei Fabrizio Radaelli

Il licenziamento, stavolta, lo chiedono anche i sindacati. Anzi, lo caldeggiano. Solo così, infatti, i lavoratori ancora oggi in capo alla fallita Steril Milano, che aveva sede in via Pompei 6 a Monza, senza stipendio da tre mesi, potranno almeno chiedere che venga loro riconosciuta la Naspi, l’indennità di licenziamento. Il Tribunale di Monza, infatti, che ha depositato la sentenza di fallimento al 29 giugno, non ha ancora formalizzato la cessazione del rapporto di lavoro e loro, una decina in tutto, quelli rimasti dopo che qualcuno ha trovato un altro posto o ha preferito andarsene, devono arrangiarsi senza percepire alcunchè.

La procedura sarebbe stata avviata, ma l’ufficialità non c’è ancora e i dipendenti dell’azienda restano in attesa. I tempi della burocrazia, si sa, non sono quelli della gente: in questo caso, tra l’altro, se anche la comunicazione arrivasse a breve, per ottenere l’indennità che spetta a chi è stato tolto l’impiego bisognerà aspettare più o meno un altro mese. «Abbiamo inviato una lettera al fallimento attraverso il nostro ufficio Procedure concorsuali -spiega Ermanno Donghi della Filctem Cgil Monza Brianza, categoria che segue le aziende chimiche e tessili- chiedendo di cessare il rapporto così almeno avranno diritto alla Naspi».

Per porre fine al calvario (niente stipendio nei mesi di luglio, agosto e settembre) bisogna certificare, insomma, la cessata attività dell’azienda.

La Steril Milano, oltre all sito produttivo di Monza, ne aveva anche uno a Biassono, in via Parco e a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia si occupava della sterilizzazione dei dispositivi medici.

I primi problemi sono iniziati a febbraio quando, i lavoratori stessi hanno segnalato problemi che hanno portato lo stesso Ministero della Salute a comunicare la richiesta “a tutti i fabbricanti che si sono avvalsi, direttamente o indirettamente, del servizio di sterilizzazione Steril Milano di interrompere l’immissione sul mercato dei dispositivi eventualmente coinvolti”.

«L’attività è stata sospesa e l’azienda non è più ripartita»-racconta Fabio Castelletti, uno dei lavoratori. La situazione è precipitata il 9 giugno, quando è stato dichiarato il fallimento la cui sentenza è stata depositata il 29 dello stesso mese. Quindi i tre mesi senza stipendio e l’attesa per veder cessare il rapporto di lavoro. «Stiamo aspettando -continua Castelletti- non abbiamo neanche previsioni su quanto tempo ci vorrà»

La vicenda della Steril Milano si è chiusa con un fallimento ma il comparto brianzolo, al di là di alcune criticità, non sta andando male . «Complessivamente il settore sta tenendo, èmstabile» spiega Donghi. Ci sono anche aziende come Roche e Termofisher che stanno assumendo, informatori medico scientifici la prima, personale di diversi livelli la seconda. Buoni segnali arrivano anche dal tessile che dà cenni di recupero.

Le aziende del territorio, insomma, mostrano una maggiore dinamicità di quelle di altre province, dove invece la crisi sembra essere più profonda. Un discreto viatico per il dopo pandemia, in un contesto che complessivamente è fatto di slanci e cadute, qualche volta di chiusure, altre di riprese anche inaspettate.