Powered by

L’Unione artigiani ai sindaci: «Fare ordinanze per far lavorare i servizi alla persona anche nei festivi»

L’Unione artigiani ha inoltrato la richiesta ai 188 sindaci dei territori di riferimento (di cui 55 della provincia di Monza e Brianza) per emanare ordinanze che consentano a chi lavora nei servizi alla persona di poter aprire anche nelle giornate di festa e in quelle solitamente dedicate al riposo
Estetista emergenza settore comparto benessere - foto freepik/it.freepik.com
Estetista emergenza settore comparto benessere – foto freepik/it.freepik.com Chiara Pederzoli

Per recuperare il tempo e soprattutto gli incassi perduti parrucchieri, barbieri, centri estetici, manicure, tatuatori, pierre e massaggiatori chiedono di poter aprire anche nelle giornate festive e di riposo. Gli artigiani impegnati nei servizi alla persona dopo un mese di chiusura forzata hanno potuto riprendere le loro attività con l’uscita della Lombardia dalla zona rossa, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, ma desiderano aumentare le loro ore di lavoro.

“Queste imprese possono ora recuperare una quota importante del mancato fatturato del periodo di chiusura, solo in parte indennizzato dallo stato, e tornare a pagare regolarmente i propri dipendenti e tutti i fornitori – interviene il segretario generale di Unione Artigiani Marco Accornero – Molte di queste attività se venissero autorizzate dai comuni sarebbero disponibili a lavorare anche lunedì e i giorni festivi”.

L’Unione ha inoltrato le proprie richieste ai 188 sindaci dei territori di riferimento (di cui 55 della provincia di Monza e Brianza) per emanare ordinanze che consentano a questi artigiani di poter aprire anche nelle giornate di festa e in quelle solitamente dedicate al riposo.

“Alcuni comuni già lo hanno fatto – ha concluso Accornero – È una misura che se adottata su larga scale permetterebbe anche di evitare ulteriori trasferimenti fuori dai confini comunali, alla caccia di attività simili aperte”.