La promessa dell’Inps non è stata mantenuta. E il pagamento della cassa integrazione che doveva arrivare il 15 di aprile è stato spostato al 30 aprile. Ma solo per la cassa ordinaria. Sì perchè per quella in deroga non tutte le Regioni hanno inviato i loro dati e senza questi non si può procedere. Un problema non da poco per i lavoratori del comparto legno ed edilizia che anche in Brianza sta soffrendo le drammatiche conseguenze dell’emergenza coronavirus. Lo ricordano i sindacati del settore, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, che hanno firmato con Gianfranco Cosmo, Luigi Puppo e Giuseppe Mancini, un documento in cui chiedono attenzione per il settore.
In Brianza le richieste di cassa integrazione sono state numerose: 570 nell’edilizia, 235 nel legno più altre per i comparti maniglie e cave. Ammortizzatori che nel loro complesso riguardano quasi 8.500 lavoratori. I sindacati sono riusciti a firmare oltre 200 accordi per garantire l’anticipo della cassa da parte dell’azienda e la maturazione dei ratei per la 13esima e le ferie. Ma i dipendenti che, a causa delle lungaggini burocratiche, attendono ancora di vedere i soldi delle loro retribuzioni dovute per gli ammortizzatori sociali sono molti: la maggioranza delle aziende ha chiesto che la cassa venga pagata direttamente dall’Inps.